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Cortina d'Ampezzo. Una volta, tanti anni fa, un giovane corridore catalano da poco passato al professionismo con la fortissima squadra spagnola ONCE, si avvicinò in allenamento a due dei suoi compagni più forti e famosi: due mostri sacri come il Francese Laurent Jalabert (vincitore tra le altre cose di una Milano Sanremo e di una Vuelta a Espana) ed il Basco Abraham Olano (già campione del mondo). Il ragazzino fece finta di fumare un sigaro per dimostrare loro la grande facilità con la quale era in grado di reggere il loro ritmo in salita.La sera, per fargli pagare l'affronto, i compagni lo costrinsero a fumare un sigaro vero che lui riuscì a respirare solo in parte. Quel giorno il giovane corridore si rovinò un po' i polmoni, ma si guadagnò anche un soprannome che ancora lo accompagna: Purito, che significa appunto sigaro. Quel giovane Catalano, grande tifoso del Barça di cui è anche socio, si chiamava e si chiama Joaquin (anche se lui preferisce farsi chiamare Joaquim, alla Catalana) Rodriguez e non solo è la maglia rosa in carica di questo Giro d'Italia, ma dà anche l'impressione di controllare la corsa rosa con la stessa facilità con cui Winston Churchill fumava un sigaro.“Chi saprà mettere in difficoltà Purito?” era la domanda che ci ponevamo stamattina alla partenza della tappa che da Falzes avrebbe portato il Giro a Cortina, attraverso i passi dolomitici del Valparola, del Duran, della Forcella Staulanza e del terribile Giau. Passi mitici tra montagne bellissime, rese ancora più spettacolari dal sole che, dopo tanta pioggia, ha fatto capire a tutti se ancora ve ne fosse bisogno che spettacolo incredibile sappiano offrire i nostri monti.“Saprai metterlo in difficoltà tu, Ivan Basso?” “Io ci ho provato...ho messo a lavorare la squadra fin dalle prime salite....mi sono impegnato a non far partire fughe....ho tirato il collo ai miei gregari da Caruso a Szmyd, da Agnoli a Capecchi....poi mi sono messo a tirare io in prima persona...e ci ho provato fino alla fine...con quell'ultimo scatto poco prima dell'arrivo ho provato almeno a vincere la tappa...ma....”“E tu Scarponi?”“Se non avessi avuto i crampi nell'ultima parte della salita del Giau....se non mi fossi staccato....forse....ma è già stato tanto che sia riuscito a rientrare sui primi a pochi chilometri dall'arrivo....insomma...poteva andare anche peggio...”“Che ci dici, Pozzovivo?”“Ho avuto appena la forza di rimanere lì....le tappe che non prevedono l'arrivo in salita come quella di oggi non sono adatte a me....proverò a rifarmi venerdì a Pampeago e sabato sullo Stelvio...”“E tu Kreuziger?...”“Lasciamo stare che è meglio...sono andato in crisi a cinquanta chilometri dall'arrivo....ho vissuto le pene dell'inferno....ho perso undici minuti e mezzo....il mio Giro è finito oggi, ammesso che fosse cominciato da qualche parte...”“Oh...finalmente uno che sorride....Ryder Hesjedal....come mai è così felice?..Eppure non ha vinto....”“Sì...ma ci ho provato in ogni modo....e poi sono secondo in classifica, e trenta secondi non sono poi tanti...potrei recuperarli nella cronometro finale a Milano....ma ci attendono ancora tappe durissime e nulla è scontato....”“Signor Purito, ma che ci combina? Tutti volevano staccarla e invece, non solo lei rimane sempre nel gruppetto dei migliori, anche se Basso tira come un matto, ma vince persino la tappa in maglia rosa?”“Beh....ero lì...mi sono detto: perché non provarci? Almeno ho scritto il mio nome su uno dei tapponi storici del Giro....anche perché non credo che potrò vincere la corsa rosa....le tappe di venerdì e di sabato non sono adatte a me e potrei staccarmi da Basso e Scarponi.....e anche se dovessi rimanere con questo vantaggio inalterato, Hesjedal è fortissimo contro il tempo e potrebbe superarmi nella cronometro di Milano....e poi oggi ho fatto una fatica incredibile a stare dietro alle accelerazioni di Basso e della sua squadra....non so per quanto potrò ancora resistere...”Se lo dice lei, caro Purito, dobbiamo crederle. Ma continuiamo a porci la stessa domanda, e lo faremo non domani (ultima occasione per i velocisti di mettersi in mostra in questo giro), ma venerdì a Pampeago e sabato sullo Stelvio.“Chi saprà mettere in difficoltà Purito Rodriguez?”Non vorremmo che la risposta che verrà fuori nei prossimi giorni sia la medesima di oggi.Un signore che si chiama Nessuno. CLASSIFICA DICIASSETTESIMA TAPPA DA FALZES A CORTINA D'AMPEZZO:1. Joaquim RODRIGUEZ OLIVER (Spagna) in 5h24'42”2. Ivan BASSO (Italia) s.t.3. Ryder HESJEDAL (Canada) s.t.4. Rigoberto URAN URAN (Colombia) s.t.5. Michele SCARPONI (Italia) s.t.6. Domenico POZZOVIVO (Italia) a 2”7. Benat INTXAUSTI ELORRIAGA (Spagna) a 1'22”8. Daniel MORENO FERNANDEZ (Spagna) a 1'22”9. Thomas DE GENDT (Belgio) a1'22”10. Johann TSCHOPP (Svizzera) a 1'22”CLASSIFICA GENERALE DOPO LA DICIASSETTESIMA TAPPA:1. Joaquim RODRIGUEZ OLIVER (Spagna) in 74h46'46”2. Ryder HESJEDAL (Canada) a 30”3. Ivan BASSO (Italia) a 1'22”4. Michele SCARPONI (Italia) a 1'36”5. Rigoberto URAN URAN (Colombia) a 2'56”6. Benat INTXAUSTI ELORRIAGA (Spagna) a 3'04”7. Domenico POZZOVIVO (Italia) 3'19”8. Paolo TIRALONGO (Italia) a 4'13”9. Thomas DE GENDT (Belgio) a 4'38”10. Sergio Luis HENAO MONTOYA (Colombia) 4'42”
foto da www.gazzetta.it
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