di Walter Panero
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Ciao Walter
Se n’è andato il grandissimo alpinista. Se n’è andato l’uomo del K2, delle Ande e del Bianco.Se n’è andato l’uomo della solitaria sul Cervino nella notte di Natale del 1965.Se n’è andato l’esploratore, il giornalista, lo scrittore.Se n’è andato, soprattutto, un grandissimo Uomo.
Vorrei qui ricordarlo semplicemente pubblicando questa sua riflessione che riassume il suo rapporto con la montagna e, più in generale, con la vita:
"La montagna mi ha insegnato a non barare, a essere onesto con me stesso e con quello che facevo. Se praticata in un certo modo è una scuola indubbiamente dura, a volte anche crudele, però sincera come non accade sempre nel quotidiano. Se io dunque traspongo questi principi nel mondo degli uomini, mi troverò immediatamente considerato un fesso e comunque verrò punito, perché non ho dato gomitate ma le ho soltanto ricevute. E' davvero difficile conciliare queste diversità. Da qui l'importanza di fortificare l'animo, di scegliere che cosa si vuole essere. E, una volta scelta una direzione, di essere talmente forti da non soccombere alla tentazione di imboccare l'altra. Naturalmente il prezzo da pagare per rimanere fedele a questo ordine che ci si è dati è altissimo."
Tutti gli appassionati di montagna sono cresciuti col tuo mito attaccato addosso in tempi in cui gli adolescenti avevano per idoli degli scalatori e i “tronisti” non erano manco un’idea lontana. Per questo io stesso mi sono ritrovato appiccicato addosso questo nome che era poi il tuo.Non mi è mai piaciuto più di tanto, ma quando ti ho conosciuto ed ho saputo che me lo avevano dato in tuo onore mi sono sentito davvero molto fiero di portarlo. Ciao Walter. Forse nessuno aveva conosciuto il cielo meglio di te. Ora quello stesso cielo si prepara ad accorglierti e ad abbracciarti. Buona scalata!
Walter Bonatti (Bergamo 22 giugno 1930 – Roma 13 settembre 2011): alpinista, esploratore, scrittore.
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