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Erano stati in 5 a promettere, nella maggioranza di centrosinistra, il voto contrario. Alla fine, però, l'entourage del Sindaco è riuscito ad ottenere perlomeno tre astensioni: grazie all'opera di mediazione del capogruppo PD Lo Russo, infatti, i democratici Alunno, Muzzarelli e Genisio si sono limitati a non esprimere una votazione, cercando di non 'dispiacere' troppo Fassino. Coerenti fino all'ultimo soltanto l'IDV Giuseppe Sbriglio, ex Presidente della Fondazione Filadelfia ed Assessore allo Sport nella giunta Chiamparino, ed il PD Domenico Mangone.La giunta, però, esce piuttosto scombussolata dal voto, ed il rischio di un rimpasto è dietro l'angolo, nonostante la linea fortemente patrocinata dall'Assessore all'Urbanistica Ilda Curti sia riuscita ad ottenere l'approvazione. In più, c'è un fatto che potrebbe rassicurare quegli osservatori che, come noi, hanno qualche difficoltà ad accettare che un'area con una cubatura di dodicimila metri per edilizia residenziale venga svenduta ad un prezzi quasi 'simbolico' di 10,5 milioni di Euro.Nelle prossime settimane, infatti, ci sarà una nuova Perizia di valutazione del valore dell'area: questo sarà l'atto finale della concessione, se l'area è stata ormai conferita alla Juventus, anche calpestando i diritti di quelle società che se ne erano già regolarmente aggiudicata una parte (il kartodromo già praticamente completato nell'ex Arena Rock dovrà essere, infatti, distrutto: spetterà solo un indennizzo a chi l'aveva costruito), perlomeno c'è da sperare che il corrispettivo sia portato il più possibile ad equità. Al di là della partigianeria del tifo, l'area della Continassa, attualmente popolata da nomadi e prostitute, in stato di totale abbandono, necessita inevitabilmente di una riqualificazione: se la Società bianconera ha capitali da investire è, da un certo punto di vista, opportuno dal punto di vista dell'amministrazione metterla nelle condizioni di farlo, ma alcuni aspetti di questa vicenda sono tutto fuorché trasparenti: se proprio dobbiamo osservare il fatto che l'espropriazione di un'area regolarmente concessa ad un privato avvenga non per 'pubblico interesse' bensì per interesse di un altro privato, che almeno quest'ultimo paghi fino all'ultimo centesimo quello che è veramente il valore dell'area. Il Comune di Torino è uno dei più indebitati d'Italia, può permettersi uno scivolone del genere solo per fare un favore alla 'Famiglia' più potente in città? Noi siamo sicuri di no.Diego Fornero (Twitter: @diegofornero)
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