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Un gemellaggio, ancorché virtuale, è nell’aria. Perché domani sera saranno in molti i tifosi del Toro che si schiereranno dalla parte del più debole, ossia quel Nordsjaelland che potrebbe regalare loro la prima gioia stagionale (alzi la mano chi non ne godrebbe) tagliando fuori definitivamente dai giochi la Juventus dalla Champions League.INDIETRO DI 10 ANNI - Ma sarebbe soltanto l’esatta fotografia di un calcio italiano in rottura prolungata e che rischia di fare la fine di quello che aveva aperto il secolo. Infatti sia nell’edizione 2001 che in quella del 2002 (l’anno successivo ci fu la finale tutta italiana vinta dal Milan) tutte le squadre nostrane vennero eliminate prima dei quarti di finale, anche se allora si giocava con una formula diversa, fatta di Preliminari (che videro uscire un anno l’Intere quello successivo il Parma) ma anche di due gironi prima dei quarti.
PRIMA IL MILAN - Oggi la musica è diversa ma gli spartiti sembrano molto simili. Intanto comincia il Milan questa sera per avvicinare il Malaga attentando così al suo primo posto ma soprattutto per spezzare le velleità di rimonta dello Zenit di Spalletti. Missione possibile anche se gli spagnoli sono squadra solida e l’ansia di San Siro potrebbe giocare brutti scherzi. La Juve invece domani ha solo un risultato, magari con margine netto, sperando che da Londra arrivino buone notizie per la sfida tra Chelsea e Shaktar.
EUROPA LEAGUE - Giovedì poi toccherà alle quattro di Europea League: cominciano alle 19 l’Udinese, per vendicare la sconfitta contro lo Young Boys e soprattutto coltivare speranze di qualificazione, e il Napoli con il Dnipro (vale lo stesso discorso). Dalle 21.05 ci saranno invece Partizan Belgrado-Inter, partita che si annuncia decisamente calda, e Lazio-Panathinaikos nella quale la squadra di Petkovic deve dare segnali di rinascita.Redazione TN
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