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Cresce l’informazione on-line, crolla la carta stampata

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Cresce l'informazione on-line, crollo della carta stampata: è quanto emerge dall'8° Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione, il cui testo raccogliamo da repubblica.it. Dal 2001 ad oggi, gli utenti di internet sono aumentati del 26,9,...
Redazione Toro News

Cresce l'informazione on-line, crollo della carta stampata: è quanto emerge dall'8° Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione, il cui testo raccogliamo da repubblica.it. Dal 2001 ad oggi, gli utenti di internet sono aumentati del 26,9, ma i dati sono stupefacenti anche solo paragonati al Rapporto precedente, quello del 2007.“La diffusione dei nuovi media non ha penalizzato quelli già esistenti: nella società digitale i nuovi mezzi di comunicazione non sostituiscono i vecchi, anzi, affiancandosi ad essi, creano nuovi stimoli al loro impiego secondo la logica della moltiplicazione e integrazione. La crisi che stiamo attraversando, che è anche la prima grande crisi conosciuta dalla società digitale, ha accelerato il processo di trasformazione del sistema dei media già in atto, sospinto dalle innovazioni tecnologiche, determinando con notevole rapidità un riposizionamento dei diversi mezzi. L'utenza abituale del quotidiano cartaceo, cioè chi lo legge almeno tre volte la settimana, passa dal 51,1% del 2007 al 34,5% del 2009. Se si pensa che in questa quota sono compresi anche i quotidiani sportivi, si può capire quanto la crisi abbia reso ancora più marginale il ruolo della carta stampata nel processo di formazione dell'opinione pubblica nel nostro Paese. La flessione non è neanche compensata dall'aumento della diffusione della free press, che rimane pressoché stabile (l'utenza passa dal 34,7% al 35,7%). L'impiego di Internet tra gli italiani è passato dal 45,3% del 2007 al 47% della popolazione nel 2009. Quando ormai il web è diventato familiare per l'80,7% dei giovani e il 67,2% delle persone più istruite, il dato complessivo potrà aumentare solo di poco nel breve periodo.Ad aumentare negli ultimi anni l'estraneità ai mezzi a stampa, e in misura rilevante, sono stati i giovani (+10%), gli uomini (+9,9%) e i più istruiti (+8,2%), cioè i soggetti da sempre ritenuti il traino della modernizzazione del Paese”.