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Delio Rossi, addio alla Lazio

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Delio Rossi saluta la Lazio dopo quattro anni con una conferenza stampa pacata tenutasi a Formello e alla quale non era presente, come inizialmente si pensava, il presidente dei capitolini Claudio Lotito: “Ho interrotto il rapporto con la...
Redazione Toro News

Delio Rossi saluta la Lazio dopo quattro anni con una conferenza stampa pacata tenutasi a Formello e alla quale non era presente, come inizialmente si pensava, il presidente dei capitolini Claudio Lotito: “Ho interrotto il rapporto con la Lazio dopo quattro anni” ha esordito il tecnico, “una scelta per me non facile ma ponderata, perché da un po' di tempo mi sono accorto di non essere più al centro del progetto tattico della Lazio. Verificando certe situazioni questo ha avvalorato queste mie sensazioni. E' stata una decisione maturata molto tempo fa, ma mi sembrava giusto e doveroso esporla qui in questa conferenza stampa, visto che Formello è la mia seconda casa. Ci sono entrato in punta di piedi e me ne vado in punta di piedi, all'interno di queste mura”.Questo il bilancio del tecnico romagnolo: “Dopo quattro anni bisogna fare un bilancio penso siano stati quattro anni che hanno visto tante qualificazioni in Europa e quest'anno la vincita della Coppa Italia, che ci da la possibilità di partecipare alla nuova Coppa Uefa e la possibilità di, eventualmente, alzare un trofeo con la Supercoppa a . In quattro anni abbiamo centrato questi obiettivi cambiando ogni anno squadra, ricominciando ogni anno da capo, cambiando tanti giocatori e in questo momento il mio pensiero va a ringraziarli tutti, anche il presidente, che mi ha portato in una piazza così prestigiosa e in una società con grande storia. Vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno messo in condizione di poter lavorare, anche quelli meno conosciuti come i magazzinieri, i massaggiatori, il team manager, gli uscieri, gli arbitri che venivano ad allenare la partitella il giovedì”. Rossi ritorna a pensare ai tanti giocatori allenati in biancoceleste: “In questi quattro anni molti giocatori sono cresciuti, abbiamo mandato qualcuno nelle rispettive nazionali, altri sono stati convocati per la prima volta. Soprattutto ci sono basi solide, e su queste la Lazio potrà ripartire con gli investimenti giusti, accrescendo il proprio patrimonio tecnico tattico che io lascio. Io ho finito, ci vediamo e tanti auguri a tutti”.C'è spazio però per qualche altra risposta alle singole domande dei giornalisti: “Il ricordo più bello? E' quello della Coppa Italia, anche perché sono arrivato qui in un momento particolare, quando la squadra si era appena salvata a Palermo e non c'era un clima idilliaco. Lasciare in uno stadio pieno di laziali, al di là della vincita della Coppa Italia, mi ha fatto venire i brividi”.Quindi sul proprio futuro: “Non ho pensato al mio futuro. Finora ho sempre lavorato per la squadra, poi io rispetto ai miei colleghi non mi so vendere e soprattutto non mi voglio vendere. Il tempo è galantuomo, un allenatore deve essere considerato non per l'impatto mediatico, ma per quello che fa”.Chiusura tornando a pensare al momento in cui Rossi abbia capito che il rapporto con la società si era definitivamente interrotto: “E' finita nel senso che la società ha scelto di intraprendere una nuova conduzione tecnica. Ma fino a 15 giorni fa non avevo maturato questa decisione. Nel penultimo incontro ho anche cercato di forzare la mano per cercare di capire se le mie sensazioni fossero corrette, e li ho capito che non avremmo potuto continuare assieme”. -->

(Calciomercato.com)