Volge al termine l'E-G8, gli Stati Generali mondiali della rete, convocati da Nicolas Sarkozy all'immediata vigilia del G8 propriamente inteso. Il leader francese ha voluto che le questioni mondiali venissero discusse prima dal punto di vista del web, i risultati sono soddisfacenti anche se difficilmente si arriverà ad un risultato di piena sintesi, vista la diversità di vedute che su molti aspetti é emersa in questo forum internazionale sull'economia della rete, il primo e il più grande mai organizzato.
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E-G8: gli Stati Generali del web e il futuro della rete
"A costo di passare per impopolare", ha esordito Sarkozy, "vi voglio dire che non potete davvero rifiutare un minimo di regole e di valori comuni", ha detto ai "big" del www. Su posizioni opposte invece Eric Schimdt, presidente esecutivo di Google: "Prima di pensare a questioni di regolamentazione, chiediamo ai governi di studiare soluzioni tecnologiche per risolvere i problemi a livello globale". Ossia, in parole povere, favorire la diffusione di internet in banda larga a tutti.
Forte, anche e soprattutto, il dibattito sull'editoria, con interventi pure da parte italiana (De Benedetti, Bernabé). Il dato che vede aumentare i siti a pagamento fa dire a molti che l'epoca delle fruizione gratuita indiscriminata é finita, anche se i costi per gli utenti della rete resteranno sempre infinitamente più bassi rispetto a quelli della "vecchia" stampa cartacea; pur nella diversità di opinioni, ha messo quasi tutti d'accordo la consapevolezza che, quando nei prossimi anni a livello di massa sarà ormai acquisito questo cambiamento, sarà proprio la gratuità il tratto distintivo dei siti ("sitarelli") semplici raccoglitori di informazioni altrui, rispetto a quelli a pagamento che invece producono contenuti (con i costi che ne derivano, e con la relativa qualità di prima mano). Possiamo confermare...
Generale approvazione per il lungo ed appassionato discorso di Rupert Murdoch, presentato come "l'uomo più potente del pianeta", che ha insistito sul ruolo dell'educazione: "Internet ha cambiato tutti gli ambiti della nostra vita, tranne la scuola; bisogna iniziare da lì", ha detto.
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