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E intanto in A si litiga e basta

Redazione Toro News
La giornata di serie A è saltata in blocco a causa dello stop dei campionati, ma nella massima serie nemmeno di fronte ad una tragedia come quella di Morosini si riesce a non litigare. Non c'è ancora una comunicazione ufficiale circa...

La giornata di serie A è saltata in blocco a causa dello stop dei campionati, ma nella massima serie nemmeno di fronte ad una tragedia come quella di Morosini si riesce a non litigare. Non c'è ancora una comunicazione ufficiale circa la data in cui la giornata sarà recuperata, ma ufficiosamente si sa che si tornerà in campo il 25 aprile. Il punto è: il campionato slitterà di una giornata (con le gare previste per il fine settimana scorso spostate al prossimo) o semplicemente si recupererà l'ultimo turno mercoledì 25? Il punto è questo: pare che non tutte le società di A siano disposte ad accettare lo slittamento per via del fatto che il regolamento prevede che si recuperi nella prima data utile disponibile (che sarebbe il 25, appunto). Non tutte gradiscono lo slittamento tanto da rendere necessaria una riunione di Lega che avverà quest'oggi alle 18. Pare che le società che non sono d'accordo allo slittamento siano Napoli, Inter, Genoa e Udinese. Durissimo il dg Franco Baldini, che all'Ansa ha dichiarato: "Riusciamo ogni volta a dimostrare quello che siamo, persone che anche nelle situazioni più tragiche, come quella a cui è dovuta la sospensione del campionato, non riescono a non cadere nel ridicolo".Lo slittamento del campionato renderebbe, forse, più regolare il campionato (nonostante la prima giornata sia saltata e poi recuperata a Natale per lo sciopero dei calciatori): per fare un esempio, il Cesena, ancora matematicamente in A, potrebbe retrocedere con una sconfitta. Quindi giocare con la Juventus il 25 sarebbe diverso rispetto a farlo sabato prossimo. Ma questo non vale solo per Juve e Cesena, ma anche per Lecce, Genoa, Fiorentina e via dicendo. Fu presa la decisione di far slittare tutto di una giornata anche nell'aprile di sette anni fa, in seguito allo stop dei campionati causato dalla morte di Papa Giovanni Paolo II.