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Euro 2016, parte la rincorsa

Redazione Toro News
È già iniziata la corsa (o nel nostro caso la rincorsa) per Euro 2016 e l’Italia ci riprova. L’ultima volta era rimasta solo grande amarezza, perché il nostro Paese era il favorito per ospitare gli Europei del...

È già iniziata la corsa (o nel nostro caso la rincorsa) per Euro 2016 e l’Italia ci riprova. L’ultima volta era rimasta solo grande amarezza, perché il nostro Paese era il favorito per ospitare gli Europei del 2012, ma sul filo di lana ha perso il duello con Polonia e Ucraina. A meno di clamorosi colpi di scena (i lavori richiesti dall’Uefa sono in gravissimo ritardo) la competizione si terrà in queste due nazioni. Ma noi non ci diamo per vinti e con la nostra solita testardaggine e caparbietà vogliamo a tutti costi ospitare un Europeo. Ecco dunque che stiamo per presentare la candidatura per il 2016. Tuttavia, rispetto all’ultima volta, la strada sembra molto più in salita. Le altre pretendenti, tra cui anche Francia, Turchia, Svezia e Norvegia, sono decisamente avvantaggiate. Almeno, questo è quello che ha fatto intendere la commissione Uefa  che dovrà scegliere il luogo dei prossimi Europei. I motivi? Sono sempre i soliti: poca sicurezza negli stadi ed impianti vecchi. Ma a questi si è aggiunto un altro problema su cui la Uefa non transige: le eccessive norme di sicurezza. Il cosiddetto decreto Pisano che ha dato il via libera ai tornelli, le barriere negli stadi e l’imminente introduzione della Tessera del Tifoso non piacciono affatto alla commissione . «Sono tutti criteri che la Uefa non condivide – spiega l’assessore dello Sport del Comune di Torino presente insieme ad una delegazione italiana in questi giorni a Roma per incontrare la commissione Uefa –. Hanno ribadito più volte che non vogliono stadi-gabbia e anche che occorrono spazi esterni per fare incontrare le tifoserie. Questi punti, a cominciare dall'abbattimento delle barriere divisorie, sono ritenuti non negoziabili dalla Uefa». Bisognerà dunque presentare una rosa di 9 stadi (due da 50 mila posti, due da 40 mila e cinque da 30 mila) che rispondano a queste caratteristiche. A Torino, nel il 2016, ci saranno due campi: l’Olimpico ed il nuovo impianto di proprietà della Juventus. È possibile consegnare all’Uefa il nome di entrambi i campi sportivi e sarà poi la commissione a decidere quale sia più adatto. In ogni caso, il minimo di capienza necessaria è di 30 mila posti. Ciò significa che l’Olimpico andrebbe comunque ristrutturato. La data limite per la consegna del primo dossier di candidatura è prevista per febbraio 2010. Da lì in poi, capiremo se avremo qualche possibilità di ospitare i prossimi Europei.