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Euro2008: Italia-Francia 2-0

di Nino Mancini  Battiamo i francesi dopo trent'anni, mondiali del 78 in Argentina e grazie alla vittoria dell'Olanda ci qualifichiamo per i quarti di finale dove ci aspetta la Spagna domenica sera a Vienna.Donadoni modifica ancora la...
Nino Mancini

di Nino Mancini

 

Battiamo i francesi dopo trent'anni, mondiali del 78 in Argentina e grazie alla vittoria dell'Olanda ci qualifichiamo per i quarti di finale dove ci aspetta la Spagna domenica sera a Vienna.

Donadoni modifica ancora la formazione con Cassano in avanti a supporto di Toni, partiamo creando diverse occasioni grazie alle giocate di Pirlo ma il nostro centravanti non ha ancora la mira giusta, riesce però a procurarsi un rigore sacrosanto con annessa espulsione di Abidal; perso Ribery per infortunio qualche minuto prima, Domenech fa il capolavoro di sostituire in neo entrato Nasri per Boumsong.

Gli azzurri controllano la partita senza però chiudere con un secondo gol lasciando l'illusione ai galletti di poter recuperare il risultato, in avanti sia Henry che Benzema non riescono ad incidere, tiene il centrocampo con l'inossidabile Makelele e Toulalan mentre sulle fasce soffrono le incursioni di Grosso e Zambrotta.

Nella ripresa riusciamo a raddoppiare grazie ad un calcio da fermo di De Rossi deviato da Henry in barriera, controllando le sfuriate francesi che arrivano ad impensierire Buffon solo con Benzema, onore al merito ai nostri avversari che hanno però disputato un Europeo al di sotto delle aspettative con molti senatori all'addio in nazionale e al nostro amico Domenech che nelle occasioni importanti ha sempre perso contro di noi.

Onore al merito all'Olanda che nonostante il massiccio turnover con le “riserve” Van Persie, Robben e Huntelar hanno piegato senza troppi patemi una Romania probabilmente sopravvalutata dalla critica.

Unica nota stonata della serata le ammonizioni di Pirlo e Gattuso che già diffidati salteranno il prossimo match contro i favoriti spagnoli, che ci hanno già battuto in amichevole qualche mese fa, ma a Vienna sarà un'altra storia.