di Nino Mancini
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Euro2008: Italia – Romania 1-1
L'Italia non va oltre il pareggio nel secondo turno del girone eliminatorio ed è ad un passo dall'eliminazione; i ragazzi di Donadoni vengono puniti dagli episodi e da un arbitraggio non proprio favorevole.
Dopo la sconfitta contro gli Orange la mezza rivoluzione nella formazione titolare porta tangibili benefici al gioco, la difesa è più equilibrata ed il centrocampo unisce il fosforo di Pirlo alla dinamicità di De Rossi; i romeni sono una squadra tignosa che lascia pochi spazi nella propria metà campo con pericolose ripartenze.
La partita è gradevole e dopo un buon inizio azzurro con qualche occasione non finalizzata Buffon deve salvare per due volte la sua porta e nella terza occasione un palo gli da una mano, Grosso e Zambrotta sulle fasce incidono maggiormente ma Toni ben controllato non riesce a trovare il guizzo fino all'ultimo minuto prima del riposo, quando gli viene annullato un gol per un fuorigioco inesistente.
Nella ripresa gli azzurri continuano a macinare gioco ed occasioni fino all'”infortunio” di Zambrotta che alleggerisce su Buffon non accorgendosi di Mutu in agguato che segna ringraziando il neo milanista per l'assist; stavolta la reazione rabbiosa italiana si concretizza dopo un minuto con Panucci lesto ad appoggiare in rete un bel colpo di testa di Chiellini su corner.
Il portiere rumeno Lobont si supera in almeno tre occasioni che tolgono la gioa del vantaggio agli azzurri con l'arbitro norvegese che suggella la prestazione imbarazzante inventando un rigore che Buffon para a Mutu; cercando di evitare il vittimismo italiano pronto ad addossare agli arbitri gli insuccessi ci pare comunque che le prime due partite siano state contraddistinte da una serie di decisioni sfavorevoli, è vero che le manifestazioni sono caratterizzate anche da episodi ma il sospetto che non godiamo di simpatie tra i fischietti è legittimo.
Gli assalti finali non portano a risultati apprezzabili e chiudiamo con un pareggio che non ci soddisfa e complica la qualificazione al turno successivo, apprezzabile l'abnegazione della squadra per tutti i novanta minuti e il coraggio di Donadoni nel modificare l'impianto di gioco con numerosi innesti, speriamo non risulti inutile.
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