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La Figc ha un nuovo presidente. Gabriele Gravina diventa il numero uno della federcalcio. Il candidato, unico, è stato eletto quasi all'unanimità alla parima votazione: 97,2% i voti (era necessario il 75%). Un plebiscito che rappresenta un unicum nella storia della federazione. L'ex presidente della Lega Pro, a caldo, ha affermato: "Ringrazio tutti, per il sostegno umano e il supporto di idee. Grazie per la fiducia, con voi voglio cambiare verso e direzione al calcio. Infantino? Mi lega un’amicizia ventennale". Analizzando il dato: "Il 97% dei voti non deve essere inteso come consacrazione della mia leadership, bensì è indicativo della necessita di rifondare il calcio italiano. Siamo finalmente compatti”.
E Adesso bisogna passare ai fatti: "Il calcio non può aspettare. È ora che bisogna dare il massimo, mettere idee al servizio del calcio. Il nostro mondo può tornare magnifico. Siamo reduci da un anno di segnali di instabilità e frammentazione. Non è questo il calcio che vorrei". Poi specifica: "Sostenibilità. Il nostro sistema deve essere in grado di sostenere i suoi uomini e le sue società. Il calcio che vorrei punta sui giovani, non fa differenze di genere, è sostenibile, è aperto al coinvolgimento delle famiglie, è in grado di fare impresa, è attento alla tecnologia, ha una Nazionale competitiva".
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