Il campionato é quello Primavera, la partita Bologna-Parma, la data sabato 16 Aprile. Nel referto del Giudice Sportivo, comunicato n.° 171, si trova un'ammonizione con diffida a carico di Paolo Magnani, allenatore del Bologna, "per avere, al 45° del secondo tempo, rivolto all'allenatore della squadra avversaria espressioni irriguardose". In realtà, però, Magnani non ha urlato affatto contro il collega, ma verso un giocatore della squadra avversaria; e lo stesso signor Donati, direttore di gara, lo sa. Cos'é successo, allora? Perché, nel referto, ha scritto una cosa non corrispondente al vero?
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”Finocchio, mettila fuori!”: squalificato. Ma…
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L'allenatore aveva urlato più volte, per la precisione, "Finocchio! Mettila fuori, Finocchio!". Non si trattava però di omofobia: infatti si parla non dell'espressione irriguardosa, ma di Finocchio, anzi all'anagrafe Francesco Finocchio, attaccante del Parma, noto ai più (compreso Magnani) perché già nazionale azzurro. Il signor Donati, incredibilmente, l'ha espulso senza ricordare che in campo c'era un giocatore con quel nome; poi, informato del granchio che aveva preso, ha riarrangiato il referto, facendo arrivare le urla al tecnico del Parma... "Che situazione kafkiana", il commento sconsolato del mister rossoblu.
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