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Giovannone ha fortuna al tavolo

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da gazzetta.itLuca Giovannone, quasi-presidente del Torino nella calda Estate del 2005, torna alla ribalta sul quotidiano sportivo per vicende pseudo-sportive, non a Frosinone ma a Las Vegas, per il poker. Anche stavolta, pare, non si è...
Redazione Toro News

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Luca Giovannone, quasi-presidente del Torino nella calda Estate del 2005, torna alla ribalta sul quotidiano sportivo per vicende pseudo-sportive, non a Frosinone ma a Las Vegas, per il poker. Anche stavolta, pare, non si è portato dietro molto contante...

Un giorno voleva comprare il Torino, ma è stato il presidente per qualche minuto. Poi si è dato al poker, e le cose pare che gli vadano un po’ meglio. Tra la folta truppa di italiani atterrati a Las Vegas per giocare il torneo più importante e più ricco del mondo, c’è anche Luca Giovannone. Che non sarà un fenomeno nei pronostici (aveva detto: "granata campioni d’Italia") ma con i conti, e pare anche con le carte, ci sa fare. E’ qui, nella città delle luci che scoppia di fuochi d’artificio per la festa d’Indipendenza, a giocarsi il main event (oggi è terminato anche il day1B).

L’industriale con 500 dipendenti però non ha pagato la quota d’iscrizione di 10 mila dollari, perché ha vinto l’entrata grazie a un satellite online con pochi euro. Quando si dice saper fare gli affari. Gianluca Marcucci, il chip leader degli azzurri fino a questo momento con 118 mila fiches, scherza con lui, da tifoso giallorosso: "Comprati la Roma". E Giovannone: "Costa troppo". Gli è costato anche sbarcare al day2: è rimasto corto con 22.375 chip (circa 8 mila in meno della partenza) quando la media è intorno alle 60 mila. Ma c’è, insieme con gli altri 16 italiani sopravvissuti al giorno uno.