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Gli americani sbarcano in Italia con i dollari

Edoardo Blandino
 A Roma tirano un sospiro di sollievo: siamo giunti al capitolo finale per quanto riguarda la cessione  della Roma. Era ormai noto da anni che la famiglia Sensi avrebbe, prima o poi, dovuto cedere la squadra per questioni di bilancio. La...

 

A Roma tirano un sospiro di sollievo: siamo giunti al capitolo finale per quanto riguarda la cessione  della Roma. Era ormai noto da anni che la famiglia Sensi avrebbe, prima o poi, dovuto cedere la squadra per questioni di bilancio. La vera domanda era: quanto tempo sarebbe servito. Ormai da diverso tempo la società giallorossa veniva indirettamente controllata da Unicredit tramite Italpetroli, holding della famiglia Sensi e debitrice nei confronti del gruppo bancario. 

Ma dicevamo che siamo dunque giunti al capitolo finale. Ieri si sono aperte le proposte di acquisto per la società. Italpetroli, dopo un’attenta disamina delle offerte, ha definito quella americana la più vantaggiosa. Dunque la cessione non è ancora conclusa, ma sembra perlomeno imminente. A spuntarla è stata la “New England Sport Ventures “, società specializzata negli investimenti del settore dello sport. A capo di tutto troviamo l’americano Thomas Richard DiBenedetto, ex banchiere statunitense che tradisce origini italiane.

DiBenedetto, insieme alla sua “New England Sport Ventures “, opera già da tempo nel mondo dello sport e recentemente anche in ambito calcistico. Negli Stati Uniti controlla già la squadra di baseball Red Sox di Boston e dallo scorso ottobre è entrato anche a far parte della cordata che ha rilevato il Liverpool per 476 milioni di dollari.

Siamo dunque ad una svolta epocale per il calcio italiano. Se davvero l’affare dovesse andare a buon fine – e i presupposti ci sono tutti – si aprirebbero nuovi scenari per il futuro del calcio nostrano. L’arrivo di imprenditori stranieri spalancherebbe le porte all’ingresso di nuovi capitali che a loro volta incentiverebbero nuovi investitori a puntare sul mondo del calcio. In Inghilterra tutto è cominciato con Abramovich, seguito a ruota dallo sceicco a Mansur: a suon di sterline, in pochi anni, la Premier League è diventato il campionato più competitivo d’Europa. La speranza è che possa tornare di moda anche la Serie A.