Mentre proseguono le indagini delle procure di Cremona e Napoli, si registrano le reazioni di giocatori e addetti ai lavori al polverone mediatico sollevato dallo scandalo calcio scommesse. Ieri lo sfogo di Buffon: "Sembra Piazzale Loreto". Tanti i nomi illustri finiti nel tritacarne mediatico, non ultimi quelli di De Rossi e Totti. E proprio da Damiano Tommasi, ex compagno dei due romanisti, e presidente dell’Assocalciatori,arriva l’invito alla cautela da parte di giornali e televisioni: “Si sta rincorrendo lo scoop. Mettere sullo stesso piano persone estranee ai fatti, come Totti e De Rossi, con altri che sono indagati non fa altro che alimentare confusione. Mi sembra si stiano cercando dei nomi per regalarsi le prime pagine dei giornali. Dobbiamo ragionare su fatti e provvedimenti da prendere”.
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”Grave fare i nomi in prima pagina”
La stessa esortazione arriva dal presidente delle Lega di Serie A Beretta: "Abbiamo grande fiducia nell'inchiesta ma dobbiamo fare il massimo sforzo per evitare sospetti generici e polveroni perchè tutto questo fa male al calcio. Le indagini devono essere fatte con rigore e in tempi stretti ma bisogna distinguere le cose reali dai polveroni che rischiano di danneggiare la serie A. Non bisogna coinvolgere nel gioco al massacro società e giocatori che non c'entrano".
Il quotidiano cattolico Avvenire, intanto, manifesta perplessità su quanto emerso finora dell'inchiesta della Procura di Cremona : "Spifferi, allusioni, nomi buttati lì spesso a casaccio, molta confusione. Occorre armarsi di una buona dose di coraggio di fronte alle carte dell'inchiesta della Procura di Cremona", scrive Avvenire in corsivo. "Seimila pagine tra ordinanze e intercettazioni - prosegue - alle quali è istruttivo dare anche solo un'occhiata per capire che di succo finora ce n'è pochino, che i personaggi implicati sono truffatori da quattro soldi che telefonano e scommettono. Ma soprattutto perdono".
Intanto scattano le prime azioni di consumatori arrabbiati. Un gruppo di scommettitori del Fermano sta raccogliendo adesioni per preparare una class action contro gli illeciti che verranno accertati dall'inchiesta di Cremona: "L'iniziativa è partita da alcuni clienti, più che altro per evidenziare il loro sdegno per la 'deviazione' dei risultati delle partite - spiega l'avv. Massimo Di Bonaventura, che li assiste -. Se il gruppo raggiungerà una certa consistenza, potrebbero costituirsi parte civile dopo un eventuale rinvio a giudizio dei presunti responsabili". I promotori, in tutto una decina, stanno aprendo una pagina su Facebook per raccogliere adesioni in tutta Italia.
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