I bookmaker tengono d’occhio quattro gare

Niente (presunti) scandali-scommesse, nulla di preoccupante per il Toro; solo dubbi agitati dalle agenzie che raccolgono scommesse sullo sport. Dopo l'allarme lanciato su Chievo-Catania, e prontamente confermato dai fatti (in campo) che hanno dato adito a tante voci, i bookmakers lanciano l'allarme anche su altre partite del campionato italiano. Sono Chievo-Parma, Modena-Piacenza, Triestina-Padova e Reggina-Torino. “Per ora siamo solo in una sorta di allarme arancione”, dicono i portavoce delle aziende che raccolgono scommesse, “i volumi di gioco sono ancora nella norma ma è la direzione delle puntate che sconcerta”. Insomma: non si nota, come in altri casi, un'enorme quantità di denaro giocato un una determinata gara o un determinato esito, ma un'anomala distribuzione di questi.Facciamo un esempio concreto, quello che riguarda il club di Cairo per essere più chiari: su Reggina-Torino si sono raccolti finora oltre € 7000 sul pareggio, appena € 2 (due!) sul segno “1” e altrettanti sul “2”. Su Chievo-Catania, invece, preoccupava la quantità di scommesse raccolte (oltre due milioni di sterline, per la sola Betfair, sulla “X”). Le agenzie, in casi come questi, perdono i loro guadagni, e dunque sono i soggetti maggiormente interessati a monitorare l'andamento delle puntate.Tanto che in molte le hanno già sospese, sulle quattro partite succitate. La Snai, per il momento, le accetta ancora. Oltre alla partita che coinvolge il Toro, si nota che su Modena-Piacenza ben l'80% dei giocatori ha puntato sul pari, percentuale che sale addirittura al 95% su Chievo-Parma. Le squadra protagoniste di queste gare “sotto osservazione” non hanno assolutamente nulla da temere, anche solo perché c'é tutto il tempo affinché le cose cambino; basti vedere il caso di Crotone-Frosinone di sabato scorso, laddove gli scommettitori puntavano su una gara da reti inviolate e sono stati smentiti da un bel tre a zero.