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I miei Mondiali

I miei Mondiali - immagine 1
di Walter Panero
Redazione Toro News

1974 l'anno di....L'anno dello storico primo scudetto della Lazio di Maestrelli e Chinaglia (il Toro giunge quinto a nove punti dalla vetta). L'anno della prima delle tre vittorie consecutive del Bayern Monaco in Coppa dei Campioni. I Tedeschi succedettero agli Olandesi dell'Ajax che si erano aggiudicati le tre edizioni precedenti. L'anno della terza “accoppiata” Giro – Tour da parte di Eddy Merckx. A fine stagione, il Belga si laurea anche Campione del Mondo.L'anno del debutto sulla rete statunitense “ABC” della serie televisiva “Happy Days”.L'anno della vittoria a Sanremo di Iva Zanicchi con “Ciao cara come stai?”.L'anno della pubblicazione di “E tu” di Claudio Baglioni e de “I Buoni e i Cattivi” di Edoardo Bennato.L'anno della morte del Presidente francese Georges Pompidou. Gli succede Valery Giscard d'Estaing.L'anno delle dimissioni del Presidente americano Richard Nixon a seguito dello scandalo “Watergate”.L'anno della “Rivoluzione dei Garofani” che pone fine alla dittatura di Salazar in Portogallo.L'anno del rapimento del giudice genovese Mario Sossi da parte delle Brigate Rosse.L'anno della strage di Piazza della Loggia a Brescia e della bomba sul treno “Italicus”.L'anno dell'arresto del fondatore delle “Brigate Rosse” Renato Curcio.L'anno della vittoria del NO nel Referendum sul Divorzio.L'anno della fondazione de “Il Giornale Nuovo” da parte di Indro Montanelli.L'anno di.....

 

Laigueglia.7 luglio 1974. Pomeriggio.

“Kome ti kiami pello pampino?”

Quel signore in costume da bagno occhialuto, biondo e grosso si sta rivolgendo proprio a me.Arrossisco. Arrossisco sempre quando qualche adulto mi parla. Figuriamoci se lo fa una persona di quasi due metri con un accento così strano. Vorrei fuggire. Lontano. Ma dov'è finita la mamma? Ma dov'è papà? Ah eccolo là. In acqua a farsi nuotate di chilometri. E meno male che dice sempre che il mare non gli piace e vorrebbe che ce ne andassimo tutti in montagna.

“Forsi Marko? O Stefàano?” dice un altro signore con la pipa in mano. Ha un modo di parlare simile ma diverso da quello di prima, col quale ha in comune i capelli biondi, la carnagione chiara e il ventre prominente.

Vorrei scappare, ma non posso. E allora decido di scuotere i miei ricci. E di rispondere:

“Walter.....il mio nome è Walter.....strano vero? Papà dice che era il nome di un grande scalatore e....”

“Jaaaaa! Wundebaaaar! Walter.....Sehr schon....Molto pello nome Tetesco! Pellissimo!” dice l'occhialuto.

“Walter?!? Waarom Walter?.....Tanti belli nomi Italiani e tu chiamare Walter come bambino Tedesco?...matti Italiani!” risponde l'uomo con la pipa portandosi un dito alla tempia.

Cominciano a discutere animatamente tra loro. Per quel poco che riesco a capire a uno dei due piace molto il mio strano nome e all'altro proprio no. E io non riesco mica a dargli torto quando dice che c'erano tanti bei nomi che avrebbero potuto darmi. I nomi che portano tutti. A me 'sto cavolo di nome non è mai andato giù. E pensare che la mamma voleva chiamarmi Luca. O Stefano. O Maurizio. E invece mi dovrò tenere per sempre questo nome bizzarro per cui sovente gli altri bambini mi prendono in giro.

I due, intanto, continuano a discutere. In certi momenti sembra quasi che stiano per venire alle mani. Si dimenticano presto del motivo che aveva dato il via al loro litigio e si mettono a parlare d'altro (1).

“Noi siamo un grande Paese. Abbiamo la migliore birra e le più belle donne del mondo. Basta che ti guardi intorno...E poi c'è il calcio. Nel calcio siamo da sempre i migliori del mondo. Il nostro grande Bayern ha vinto la Coppa dei Campioni. E ne dovrà passare di acqua sotto i ponti del Reno prima che ci sia qualche squadra capace di batterlo. Poi c'è la Nazionale. Due anni fa siamo diventati Campioni d'Europa e, tra poche ore, saremo anche Campioni del Mondo...”

“Ah! Ah! Ah! Ma sentilo il crucco. I Campioni del Mondo.....ma se vi siete fatti battere persino dai vostri “cugini” dell'Est....Sparwasser: ti ricorda niente questo nome?”

L'occhialuto fa una smorfia di disgusto: “Poveretti....li abbiamo lasciati vincere....già devono sopportare di vivere sotto una dittatura. Almeno lasciamo che qualche piccola soddisfazione venga loro dallo sport. E poi hai visto che fine hanno fatto....sono stati eliminati subito dopo e noi, invece, siamo arrivati fino alla finale.....”

“Certo che lo so! Li abbiamo battuti noi per 2 a 0. Nessuno ha saputo resisterci! 2 a 0 all'Uruguay, 4 a 1 alla Bulgaria. E poi soprattutto il 4 a 0 all'Argentina e il 2 a 0 ai Campioni del Mondo del Brasile che non ha toccato palla tanto che i suoi giocatori avrebbero voluto piangere a fine partita. Haan, Krol, Neeskens, Rep, Rensenbrink: ti dicono niente questi nomi? E Cruijff: ti dice niente? Lo sai anche tu che è la nostra la squadra migliore del mondo. Quella che ha rivoluzionato il gioco del calcio. E tra poco lo dimostreremo umiliandovi in casa vostra. Già mi pregusto la grande soddisfazione. La gioia immensa. Battere i crucchi in casa loro. Che goduria impagabile!”

“E' quel che vedremo! Il nostro pubblico si farà sentire. Gerd Muller non perdonerà e sarà il Kaiser ad alzare la nuova coppa della Fifa!”

“Sarà Johan Cruijff a sollevare la Coppa! Vedrai!”

“Papà! Papà! Ma chi sono quei due vecchi pazzi? Perché litigano così tanto?” dico rivolgendomi a mio padre che sta uscendo dall'acqua con in testa una maschera da sub e in mano un paio di pinne.

“Vedi: quel signore con gli occhiali è Tedesco. Mentre quello con la pipa è Olandese. Non è mai corso buon sangue tra quei due popoli. E, oltre tutto, stasera le loro squadre si affronteranno nella finale dei Mondiali....”

“Mondiali?”

“Sì. I mondiali di calcio che sono iniziati a metà giugno e si concludono proprio stasera a Monaco di Baviera, in Germania Ovest”.

“Ah! Bello! Una partita di pallone! E noi la vediamo insieme a loro, vero?”

“Tu sei troppo piccolo e te ne vai a letto. Mentre io, forse, andrò a vederla al bar magari inseme a loro e a tanta altra gente....”

“Uffa....voglio vedere la partita.....”

“No! Finisce troppo tardi. Ti prometto che ai prossimi Mondiali non te ne perderai neanche una.....”

“Va bene. E come mai la nostra squadra non gioca?”

“Eh. Purtroppo ci aspettavamo grandi cose dall'Italia che era considerata una delle favorite come il Brasile, la Germania Ovest e l'Olanda. Ma i nostri non hanno fatto che litigare tra loro come stanno facendo quei due. Credevamo di essere fortissimi perché agli ultimi Mondiali, quando tu ancora non eri nato, siamo arrivati secondi. Troppa gente vecchia in squadra e così ci siamo fatti eliminare dalla Polonia anche se, sia a noi che a loro, sarebbe bastato il pareggio per andare avanti. Invece....Ma mi segui? Capisci le cose che dico?”

“Non tanto, pà....non capisco perché la gente si arrabbi tanto per delle partite di pallone.....”

“Non so come spiegarti cosa scatta nelle persone. Un giorno...sì, forse un giorno capirai.....e magari ti arrabbierai anche tu....”

Scuoto la testa. Di solito credo alle cose che mi dice papà. Ma stavolta devo ammettere che non ne  sono per niente convinto.

 

Laigueglia. 7 luglio 1974. Sera.

Sono nel letto del piccolo appartamento preso in affitto ma non riesco a dormire. Continuo a pensare alla partita di pallone. Non riesco a togliermi di testa quei due che discutono. Chissà come sta andando....Mi alzo dal letto. Infilo le ciabatte. La mamma è ancora di là che legge, mentre papà dev'essere fuori a vedere la partita Il bar non è lontano. Mi affaccio al balcone. C'è un bel vento fresco e quassù si sta bene anche in pigiama. Sento delle voci in lontananza....

“Sìììì.....quindici passaggi di fila.....e poi il grande Johan è stato steso da uno dei vostri. Goollll! Neeskens! Non vi abbiamo fatto toccare palla per oltre un minuto e siamo già in vantaggio! Altro che Beckenbauer! Altro che Muller! Mi fanno solo ridere. Noi siamo l'Arancia Meccanica! Noi siamo la squadra più forte della storia! Noi saremo Campioni del Mondo!”

“Jaaaaa.....Penalty fur uns!!! Rigore anche per noi! Va il Maoista Breitner. Pareggio!!! E adesso la partita ricomincia! Questo è il nostro momento! Questo è il momento della Germania! Jaaaaa! Ancora! Muuulllerrr! Ecco il più grande bomber della storia del calcio! Siamo in vantaggio e voi siete finiti. Fi-ni-ti! Voi e il vostro calcio totale che nessuno ha ancora capito cosa sia.....”

“Ride bene chi ride ultimo! Nel secondo tempo la superiore forza e la maggiore classe dei nostri verrà fuori.....segnerà Johan...o Rensembrink...o i difensori Krol e Suurbier....Che importa? Questo è il calcio totale. Il calcio in cui tutti attaccano e tutti difendono.....voi siete vecchi! Superati!”

“Non segnerete mai....potete mandare nella nostra area persino il vostro buffo portiere vestito di giallo, ma non segnerete mai! Con Berti, Schwarzy e il Kaiser (2) là dietro non si passa. E poi se proprio dovesse passare qualcuno, Sepp Maier tirerebbe giù la saracinesca. Te lo ripeto: siete finiti!!!”

Lungo silenzio. Mi addormento. Vengo svegliato da un urlo sovrumano:

“Jaaaaaa.....Deustchland ist Weltmeister!!! Holland! Holland ha-ha-ha.....i più forti del mondo ha-ha-ha....”

Mi affaccio nuovamente al balcone. Vedo l'occhialuto Tedesco che saltella felice per strada con un boccale di birra in mano. Indossa una maglia bianca bordata di nero e in testa ha una parrucca gialla, rossa e nera. Non è solo: con lui ci sono altre persone che portano la stessa maglia e parrucche simili alla sua. Sventolano bandiere colorate. Non sono moltissimi ma fanno un baccano d'inferno con le loro trombette. E poi mi mandano a dormire perché sono troppo piccolo. Loro sono grandi, ma a me sembrano proprio dei veri bambini.

Mi volto e, poco più in là, vedo il signore con la pipa seduto su un muretto. Indossa una maglietta arancione. Anche lui non è solo. Ci sono quattro o cinque persone vestite come lui sedute sul muretto. Hanno la testa bassa. Sembrano molto tristi. Una signora accarezza con dolcezza la testa dell'uomo. Mi accorgo che tutti stanno piangendo. Come di solito facciamo noi bambini.

Che strano: sembra che questa partita di pallone abbia scatenato grandi gioie e grandi dolori. Forse, come dice papà, un giorno riuscirò a capire. Ma di una cosa sono certo: non mi ridurrò mai come loro. Non darò mai questa importanza ad una semplice partita di calcio!

 

Le ultime parole famose. Sabato 8 maggio 2010.

“Siiiii! Bianchiiiii! Andiamo! E vaaiiiii Scagliaaaa! 2 a 0 per noi! Noooo maledetto arbitro perché hai cacciato fuori Manolo? Ora si soffre.....si soffre.....ecco....lo sapevo: 2 a 1...adesso pareggiano.....siamo rimasti in dieci e adesso pareggiano.....Gasbaaaa....che gol pazzesco! Immenso! Un capolavoro! Non ci prendono più! Grande Sereni! Grandi tutti! Dai....dai.....fischia arbitro maledetto che ce li hai ammoniti tutti.....nooooo!....3 a 2....ma è finita! Finitaaaaa! Che sofferenza! Che gioia enorme! Andiamo! Grande Toro!!!”

Ecco che cosa è diventato quel bimbo che trentasei anni fa si riprometteva di non lasciarsi coinvolgere troppo dal calcio. E' lo stesso che oggi si vestirà di granata dalla testa ai piedi e farà duecento chilometri di strada col cuore pieno di tensione e di speranza. Tutto per una semplice partita di pallone.Hanno proprio ragione coloro che sostengono che i bimbi sono spesso più saggi degli adulti....

 

(1)Da questo momento i due iniziano a discutere in una lingua che è un misto di Inglese e Tedesco, ma per comodità riporto la loro conversazione in Italiano.(2)Berti Vogts, Schwarzenbeck e Beckenbauer

 

Germania 1974. Formula e svolgimento.

All'edizione dei Mondiali che si svolse in Germania Ovest nel 1974 a soli due anni dalle tragiche Olimpiadi di Monaco, parteciparono sedici squadre che vennero suddivise in quattro gironi.Il gruppo A fu vinto a sorpresa dalla Germania Est che si prese la soddisfazione di sconfiggere i “cugini” dell'Ovest con un gol di Sparwasser nei minuti finali. Una partita entrata nella leggenda anche per le implicazioni non strettamente sportive che la caratterizzarono. Nel secondo gruppo, un favorito ma appannato Brasile venne fermato sullo 0 a 0 sia dalla Jugoslavia che dalla Scozia. Gli Slavi vinsero il girone per la migliore differenza reti (batterono il modestissimo Zaire per 9 a 0) proprio sui Campioni del Mondo. Il Gruppo C fu dominato dall'Olanda davanti alla Svezia, mentre vennero eliminati la Bulgaria e l'Uruguay. Infine, nel girone D, l'Italia, che alla vigilia era indicata tra le favorite, venne eliminata ad opera della Polonia e dell'Argentina. Fu un Mondiale nato e vissuto all'insegna delle polemiche in casa azzurra (famosi gli insulti di Chinaglia al C.T. Valcareggi in occasione di una sostituzione nella partita inaugurale con Haiti). I “Messicani” erano ormai vecchi e logori, i nuovi non seppero integrarsi completamente ed il risultato fu un'ingloriosa eliminazione.Il secondo turno, a differenza di quanto avveniva solitamente, non fu caratterizzato da partite ad eliminazione diretta. Le otto squadre rimaste vennero invece suddivise in due gironi da quattro: le vincenti dei due raggruppamenti sarebbero andate direttamente in finale, mentre le seconde si sarebbero affrontate per il terzo posto.L'Olanda vinse a mani basse e a punteggio pieno il primo raggruppamento, segnando 8 reti (2 alla Germania Est, 4 all'Argentina e 2 al Brasile) senza subirne neppure una. A punteggio pieno chiuse anche la Germania Ovest, la quale però fece assai fatica a battere la Svezia (l'incontro finì 4 a 2 ma a pochi minuti dalla fine si era fermi sul 2 a 2) e la Polonia (1 a 0 gol di Muller al 75').La finale vide un'iniziale dominio degli Olandesi che passarono in vantaggio al secondo minuto su un rigore generoso ottenuto al termine di un'azione prolungata partita dal calcio d'inizio. Ma la reazione tedesca non si fece attendere. Pareggiò Breitner su rigore al 25' e, nel finale del primo tempo, fu Muller a recuperare un pallone che sembrava perduto per uno stop imperfetto ed a girarlo nella rete difesa dall'estroso Jongbloed.Nel secondo tempo, la fantasia degli Olandesi venne sistematicamente imbrigliata dalla forte difesa tedesca. Il Calcio Totale si rivelò, almeno a livello di nazionali, una bellissima e spettacolare incompiuta. Così, la Germania Ovest salì per la seconda volta, dopo la la vittoria del 1954 a Berna contro la Grande Ungheria, sul tetto del mondo.

 

CLASSIFICA FINALE MONDIALI 1974

1)GERMANIA OVEST2)OLANDA3)POLONIA4)BRASILE

 

LA FINALE

Monaco (Olympiastadion)Domenica 7 luglio 1974

Germania Ovest – Olanda 2 – 1 (2-1)

Reti: 2' Rigore Neeskens (O), 25' Rigore Breitner (G), 43' Muller (G)

GERMANIA OVEST  (Allenatore Helmut Schoen): Maier, Vogts, Breitner, Beckenbauer (cap), Schwarzenbeck, Bonhof, Hoeness, Overath, Grabowski, Muller, Holzenbein.

OLANDA(Allenatore Rinus Michels): Jongbloed, Suurbier, Rijsbergen (68' De Jong), Haan, Krol, Jansen, Neeskens, Van Hanegem, Rep, Cruijff (cap), Rensenbrink.

ARBITRO: John Taylor (ENG)

SPETTATORI: 75.200 circa

 

ROSA DELLA GERMANIA OVEST CAMPIONE DEL MONDO:

Josef (Sepp) MAIER (portiere) 7 presenze, 4 reti subiteJupp KAPELMANN (portiere) 0 presenzeWolfgang KLEFF (portiere) 0 presenzePaul BREITNER (difensore) 7 presenze, 3 retiFranz BECKENBAUER (difensone) 7 presenze, 0 retiGeorge SCHWARZENBECK (difensore) 7 presenze, 0 retiHubert (Berti) VOGTS (difensore) 7 presenze, 0 retiHorst Dieter HOTTGES (difensore) 1 presenza, 0 retiWolfgang OVERATH (centrocampista) 7 presenze, 2 retiUlrich (Uli) HOENESS (centrocampista) 7 presenze, 1 reteRainer BONHOF (centrocampista) 4 presenze, 1 reteBernhard CULLMAN (centrocampista) 3 presenze, 1 reteHeinz FLOHE (centrocampista) 3 presenze, 0 retiDieter HERZOG (centrocampista) 2 presenze, 0 retiHerbert WIMMER (centrocampista) 2 presenze, 0 retiGunter NETZER (centrocampista) 1 presenza, 0 retiHelmut KREMERS (centrocampista) 0 presenzeNorbert NIGBUR (centrocampistra) 0 presenzeGerhard (Gerd) MULLER (attaccante) 7 presenze, 4 retiJurgen GRABOWSKI (attaccante) 6 presenze, 1 reteBernd HOLZENBEIN (attaccante) 6 presenze, 0 retiJosef (Jupp) HEYNCKES (attaccante) 2 presenze, 0 reti

ALLENATORE: Helmut SCHON

 

ROSA DELL'OLANDA FINALISTA:

Jan JONGBLOED (portiere) 7 presenze, 3 reti subitePiet SCHRIJVERS (portiere) 0 presenzeEddy TREYTEL (portiere) 0 presenzeRudolf (Ruud) KROL (difensore) 7 presenze, 1 reteWilhelmus (Wim)RIJSBERGEN (difensore) 7 presenze, 0 retiWilhelmus (Wim) SUURBIER (difensore) 7 presenze, 0 retiTheodorus DE JONG (difensore) 4 presenze, 1 reteMarius ISRAEL (difensore) 3 presenze, 0 retiPleun STRIK (difensore) 0 presenzeKees Van LERSSEL (difensore) 0 presenzeHarry VOS (difensore) 0 presenzeJohannes (Joahan) NEESKENS (centrocampista) 7 presenze, 5 retiArend (Arie) HAAN (centrocampista) 7 presenze, 0 retiWilhelmus (Wim)JANSEN (centrocampista) 7 presenze, 0 retiWilhelmus (Wim) van HANEGEM (centrocampista) 7 presenze, 0 retiReiner (Renè) van de KERKHOF (centrocampista) 1 presenza, 0 retiWilhelmus (Willy) van de KERKHOF (centrocampista) 0 presenzeJohannes (Johnny) REP (attaccante) 7 presenze, 4 retiJohannes (Johan) CRUIJFF (attaccante) 7 presenze, 3 retiRobert (Rob) RENSENBRINK (attaccante) 6 presenze, 1 retePetrus (Piet) KEIZER (attaccante) 1 presenza

 

ALLENATORE: Rinus MICHELS

 

ROSA DELL'ITALIA:

Dino ZOFF (portiere) 3 presenze, 4 reti subiteEnrico ALBERTOSI (portiere) 0 presenzeLuciano CASTELLINI (portiere) 0 presenzeTarcisio BURGNICH (difensore) 3 presenze, 0 retiGiacinto FACCHETTI (difensore) 3 presenze, 0 retiFrancesco MORINI (difensore) 3 presenze, 0 retiLuciano SPINOSI (difensore) 3 presenze, 0 retiGiuseppe WILSON (difensore) 2 presenze, 0 retiMauro BELLUGI (difensore) 0 presenzeGiuseppe SABADINI (difensore) 0 presenzeFabio CAPELLO (centrocampista) 3 presenze, 1 reteRomeo BENETTI (centrocampista) 3 presenze, 0 retiGianni RIVERA (centrocampista) 2 presenze, 1 reteFranco CAUSIO (centrocampista) 2 presenzeAntonio JULIANO (centrocampista) 0 presenzeLuciano RE CECCONI (centrocampista) 0 presenzePietro ANASTASI (attaccante) 3 presenze, 1 reteAlessandro MAZZOLA (attaccante) 3 presenze, 0 retiGiorgio CHINAGLIA (attaccante) 2 presenze, 0 retiLuigi RIVA (attaccante) 2 presenze, 0 retiRoberto BONINSEGNA (attaccante) 1 presenza, 0 retiPaolino PULICI (attaccante) 0 presenze

ALLENATORE: Ferruccio VALCAREGGI

(in grassetto i giocatori del Toro)

 

CAPOCANNONIERE: Grzegorz LATO (Polonia) 7 reti

 

SEDI DEGLI INCONTRI:

Monaco di Baviera: “Olympiastadion”, capienza 82.230 spettatori (47.440 a sedere)Francoforte: “Waldstadion”, capienza 62.500 spettatori (29.500 a sedere)Berlino Ovest: “Olympia-Stadion”, capienza 87.574 spettatori (62.896 a sedere)Amburgo: “Volksparkstadion”, capienza 60.341 spettatori (27.541 a sedere)Dusseldorf: “Rheinstadion”, capienza 67.861 spettatori (31.761 a sedere)Gelsenkirchen: “Parkstadion”, capienza 69.976 spettatori (35.887 a sedere)Dortmund: “Wesfalenstadion”, capienza 53.790 spettatori (16.430 a sedere)Stoccarda: “Neckarstadion”, capienza 73.058 spettatori (35.398 a sedere)Hannover: “Niedersachsenstadion”, capienza 60.050 spettatori (40.328 a sedere)

 

CURIOSITA':

Gli Olandesi furono la prima Nazionale a portare con sé in ritiro le proprie mogli e fidanzate.

Johan Cruijff era sponsorizzato dalla “Puma” mentre la Nazionale olandese indossava materiale targato “Adidas”. Così disputò l'intero Mondiale con solo due righe sulle maniche per non fare uno sgarbo allo sponsor “personale”.

La finale dei Mondiali 1974 è la prima della storia in cui vennero assegnati dei calci di rigore.

La Coppa del Mondo F.I.F.A., pesante più di 6 chili e alta 36,8 centimetri, fu realizzata dall'artista italiano Silvio Gazzaniga.

In alcune zone della parte Nord della Germania, la partita Germania Ovest – Svezia non andò in onda. Per un disguido tecnico venne trasmessa Brasile – Argentina.

Durante Brasile – Olanda disputatasi a Dortmund, sugli spalti c'erano 40.000 tifosi Olandesi. Nell'area dello stadio quel giorno furono serviti 70 ettolitri e 14.000 bottiglie di birra, 6.000 salsicce e 2.000 costolette di maiale.

 

Per chi volesse saperne di più sulla grottesca avventura azzurra ai Mondiali del 1974 consiglio il romanzo "Azzurro Tenebra" di Gianni Arpino. Edizioni Einaudi, 1977.