altre news
L'inchiesta che sembrava essere ad un passo dalla svolta improvvisamente si ritrova quasi al punto di partenza: dopo le dichiarazioni del portiere Mario Cassano, arrestato negli scorsi giorni, che aveva smentito le dichiarazioni di Doni e Gervasoni ( per i dettagli) è spuntata un'altra voce fuori dal coro, quella dell'infermiere Angelo Iacovelli, che va a scombinare notevolmente quando ammmesso da Andrea Masiello nella famosa deposizione spontanea.
Dai verbali dell'interrogatorio, per il momento ancora secretati, spuntano nuovi nomi, rincarando la dose su quelli già presenti, e nuove gare - sotto osservazione lo svolgimento di Bologna-Bari - con particolari e novità importanti. Nei prossimi giorni è probabile che il registro degli imputati si allarghi con l'aggiunta di nuovi nominativi che verranno inseriti nell'elenco solo dopo aver comprovato l'affidabilità di quanto detto da Iacovelli.
Come ha sottolineato anche ieri il granata Kamil Glik, lo scorso anno a Bari, che durante la conferenza stampa ha candidamente ammesso di non essere a conoscenza di quanto fosse successo appare evidente dall'interrogatorio che il ruolo dell'infermiere pugliese all'interno della compagine fosse semplicemente "di amicizia": a lui, infatti, i calciatori affidavano vari compitini e commissioni da svolgere mentre erano impegnato con allenamenti o trasferte.
Alla luce di tutto questo, tra l'altro, si sta anche sollevando un'ipotesi inquietante: sembra infatti che la richiesta a Iacovelli di mettersi in contatto con qualche allibratore del giro delle scommesse non fosse un'iniziativa dell'infermiere ma sia partita direttamente da alcuni componenti della squadra.
Il riserbo è d'obbligo e gli inquirenti dovranno prima verificare l'attendibilità dei nuovi particolari emersi: tra le varie cose, oltretutto, Iacovelli ha anche fornito una spiegazione dell'sms inviato ad Andrea Masiello sul suo nuovo numero di cellulare, dopo che questi lo aveva cambiato trasferendosi a Bergamo. Il Bari. "Il mondo è piccolo e Angelino arriva da tutte le parti" era solo un modo per manifestare all'amico/calciatore la propria felicità di essere riuscito a mantenere i contatti, nonostante il trasferimento del giocatore e le vicissitudini che li avevano separati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA