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Il piccolo Iran alla conquista del mondo

Il piccolo Iran alla conquista del mondo - immagine 1
Focus Brasile 2014 / La storia della Nazionale iraniana di calcio nelle sue apparizioni ai Mondiali
Matteo Gabiano

Storicamente una delle formazioni più forti di tutta l'Asia, l'Iran non ha mai goduto della giusta considerazione dalle nostre parti del mondo calcistico.

ESORDI - Squadra alla quarta partecipazione ad un Mondiale, in bacheca può vantare ben tre Coppe d'Asia e ben quattro terzi posti nella stessa competizione. Le tre vittorie in Coppa d'Asia (1968, 1972 e 1976) sono il preludio all'ingresso nel calcio che conta. La prima partecipazione ad un Mondiale arriva, infatti, ad Argentina 1978. Il girone con Olanda, Perù e Scozia è proibitivo, infatti gli iraniani vengono sconfitti nelle prime due gare, ma riescono a costringere al pareggio la forte Scozia con il gol di Danaeifard, primo gol dell'Iran in un Mondiale. Il calcio, però, vive all'interno della storia, a volte contribuisce a farla, ma spesso la subisce. L'Iran della fine degli anni '70 è un paese in subbuglio alle prese con interferenze esterne in perfetto clima di Guerra Fredda. Lo Scià è debole e deve fuggire quando l'esercito si rifiuta di sparare sulla folla che manifestava apertamente contro la monarchia. Nel 1979, l'11 febbraio, l'Ayatollah Khomeini torna dall'esilio parigino e dà la sua approvazione alla rivoluzione islamica che si era appena compiuta. Il maldestro tentativo di rivolgere la rabbia del mondo contro l'Iran di Saddam Hussein sfociò in una guerra inutile quanto lunga che tenne l'Iran lontano dai campi di calcio almeno per quello che riguarda i Mondiali. La Nazionale fu infatti squalificata per i Mondiali di Messico 1986, mentre si ritirò dalla corsa alla qualificazione per Spagna 1982. Negli anni '90, il nemico del mondo divenne l'Iraq e l'Iran potè tornare a far vedere al mondo che anche gli eredi dell'antica Persia sono perfettamente in grado di giocare a pallone.

LA SFIDA STORICA - Ai Mondiali di Francia 1998 l'Iran incontra sul campo gli Stati Uniti, storici avversari sul piano politico della guida religiosa e politica iraniana. La partita, caricata di odio da entrambe le parti, si svolse però in un clima disteso, allegro e vide la vittoria dell'Iran per 2-1. Prima vittoria in un Mondiale, contro gli avversari storici, come vuole la leggenda dello sport.

IL PRESENTE - La leggenda lentamente svanisce, ma il grande giramondo Carlos Queiroz, nel 2011 accetta il ruolo di allenatore della Nazionale di calcio dell'Iran e centra la qualificazione ad un mondiale alla prima occasione. Il girone con Argentina, Bosnia e Nigeria non è dei più semplici, ma la grande sapienza tattica dell'allenatore portoghese unita ad una generazione di buoni talenti potrebbe portare l'Iran a vette che mai ha raggiunto nella sua storia.

BRASILE - Il calcio che hanno espresso a questi Mondiali non è bello “esteticamente”, ma prevede un buona difesa per poi pungere gli avversari in contropiede. Contro una Nazionale un po' pasticciona, tatticamente parlando, come la Nigeria hanno portato a casa uno 0-0 che sta anche un po' stretto agli asiatici. Il capolavoro della seconda partita, contro l'Argentina, è stata la difesa perfetta dell'Iran, scardinata solo da una magia, perchè non esistono altre parole per definire quel gesto atletico, di Messi a pochi secondi dalla fine. Forse c'era anche un rigore per l'Iran, che ha avuto le sue occasioni per passare in vantaggio, ma si è dovuta inchinare ad un capolavoro del numero 10 argentino. L'Iran può ancora coltivare il suo sogno di passare il turno, in quel girone solo la Bosnia è già eliminata. Deve vincere contro i balcanici e sperare in una sconfitta della Nigeria per mano dell'Argentina. In caso di arrivo a pari punti tra Nigeria e Iran conterà la differenza reti che in questo momento vede la Nigeria a +1 e l'Iran a -1.

Niente è ancora compromesso, il sogno dell'Iran è ancora vivo.