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di Andrea Ferrini
Nella notte tra il 14 e il 15 aprile del 1912 affondò il transatlantico Titanic, per la collisione con un iceberg durante il viaggio inaugurale dall’Inghilterra agli Stati Uniti. Nel 2012 saranno passati 100 anni e il mondo dello spettacolo si prepara a raccontare (di nuovo) quella drammatica storia.
In programma due grandi produzioni, una statunitense e una internazionale ma con molto d’italiano. In America l’ABC trasmetterà una miniserie di 4 puntate, con sceneggiatura del premio Oscar Julian Fellowes (''Gosford Park'') e giovani stelle del calibro di Linus Roache, Toby Jones e Geraldine Somerville. Verranno raccontate le ultime ore della grande nave transoceanica, puntando sulle storie di diversi personaggi, provenienti da diverse classi sociali.
L’altra serie, dal titolo ''Titanic: The untold story'', proverà invece a ''raccontare tutto quello che c’è stato prima, la storia, che nessuno ha raccontato, di come tutto ha avuto inizio'' come afferma Guido De Angelis della De Angelis Media cui sono affidate le cure produttive.
L’idea viene del direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce e oltre l’Italia vede coinvolte Francia, Irlanda, Inghilterra e America. Il regista Ciaran Donnelly, che ha diretto la serie sui ''Tudors'' e sta per replicare con la nuova ''Camelot'', avrà a disposizione un budget di oltre venti milioni di euro. Per il momento nessuna notizia in merito al cast e riprese previste per l’estate.
Tra i vari libri, film, documentari, serial televisivi quello che ottenne senza dubbio il maggior successo fu il ''Titanic'' con Leonardo Di Caprio e Kate Winslet, diretto da James Cameron. Proprio il regista canadese sta preparando una versione 3D del film che ha fatto piangere mezzo mondo.
''Riconvertire ‘Titanic’ in 3D non era facile'', ha detto Cameron, ''ma ho avuto il vantaggio di averlo girato io, e di sapere quindi come e dove mettere le mani per trasformare le immagini. L’obbiettivo nel riportarlo nelle sale in questo nuovo formato, quattordici anni dopo la prima uscita, è che la gente veda tutto con occhi nuovi, come se si trattasse di un nuovo film''.
La sottile linea tra sfruttamento commerciale e desiderio di raccontare alcuni la considereranno già travalicata, altri forse attenderanno di vedere i prodotti finali prima di dare un giudizio obiettivo. Certo è che il Titanic detiene il record di ''nave affondata più volte'' tra piccolo, medio e grande schermo.
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