E' andata in onda ieri sera la puntata di Report dedicata alle infiltrazioni 'ndranghetiste nella curva Sud della Juventus basata sulle risultanze dell'inchiesta "Alto Piemonte", oggi concluso in Appello. (Leggi QUI la parte riguardante gli striscioni dileggianti la tragedia di Superga, apparsi nel 2014). Scenari inquietanti, quelli portati alla luce dai giornalisti di Rai3, che potrebbero aprire nuovi filoni di indagine sia sui rapporti mafia-ultrà-società che sul suicidio di Raffaello Bucci, ex ultrà bianconero dei Drughi poi diventato collaboratore del club, gettatosi da un viadotto dell'autostrada Torino-Savona nel luglio 2016. E proprio da qui parte l'inchiesta, da quel che potrebbe celarsi dietro una vicenda dai contorni non delineati: si indaga sulle ultime ore di vita del Bucci, che il giorno prima aveva deposto davanti ai pm di Torino sui rapporti tra la n'drangheta e la società juventina. Dalla sua attività di informatore di Digos e Servizi segreti, emersa dai messaggi sul proprio cellulare, si desume che l'ex ultrà fosse stato costretto al suicidio. A tal proposito emergono intercettazioni telefoniche importanti. Nella mezz'ora successiva alla morte di Bucci, il security manager bianconero, Alessandro D'Angelo, telefona all'ex direttore commerciale Calvo, a suoi contatti in curva e anche a Leonardo Bonucci, disperato per il suicidio di Bucci, spiegando che nelle ultime ore era terrorizzato dall'idea che potesse succedere qualcosa al figlio. Inoltre il ticket manager Stefano Merulla, in un'altra intercettazione raccolta un'anno dopo, spiega alla compagna che la sera prima dell'ultima comparizione di Bucci davanti ai pm aveva definito con lui la versione da deporre. Resta poi il mistero del borsello di Bucci, assente nella sua auto ma poi comparso nelle mani del security manager Alessandro D’Angelo.
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