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Italia – Brasile: quanti ricordi

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Brasile – Italia 5 a 4. Non è un pronostico per l'amichevole che si terrà a Ginevra domani sera ma il conto dei mondiali vinti  dalle due squadre. Sarà uno scontro tra le nazionali più titolate. Un confronto che evoca in ognuno di noi,...
Redazione Toro News

Brasile – Italia 5 a 4. Non è un pronostico per l'amichevole che si terrà a Ginevra domani sera ma il conto dei mondiali vinti  dalle due squadre. Sarà uno scontro tra le nazionali più titolate. Un confronto che evoca in ognuno di noi, tifosi e amanti del calcio, una infinità di sensazioni e ricordi. Dalla tripletta di Pablito Rossi in terra iberica nel 1982 all’immagine di Roberto Baggio, inchiodato davanti al dischetto, capo chino e delusione immensa dopo il rigore sbagliato in Usa 1994.  SFIDA TRA DUE MONDI – Campionati del Mondo  o amichevoli, le partite tra Italia e Brasile hanno sempre avuto un fascino particolare. Di fronte due filosofie di vita e calcistiche profondamente diverse che hanno dato vita a battaglie epiche. Forse oggi, in questo calcio globalizzato, il solco tra il sinuoso samba verde oro e l'organizzazione tattica azzurra non è così profondo ma il sapore della grande sfida rimane immutato. Dal 1938 a oggi, le due squadre si sono affrontate quindici volte. In campo nomi entrati, per ragioni diverse, nei cuori dei tifosi: da Meazza a Pelé, da Zico a Baggio.   ULTIMA VITTORIA AZZURRA – Il sorriso al triplice fischio finale delle partite contro il Brasile è un ricordo ormai lontano per i tifosi italiani. Sono passati trent'anni dall’ultima vittoria azzurra. Un successo storico datato 1982. Fu la partita della rinascita di Paolo Rossi: la sua tripletta lancio gli uomini di Bearzot verso le semifinali e di fatto aprì la strada per la vittoria finale. Fu un’iniezione di fiducia per una squadra fortemente criticata in patria per la mancanza di risultati e gioco che seppe scrollarsi di dosso le pressioni e far gioire una nazione intera.   LE LACRIME DI USA '94 – La finale di Pasadena è ancora scolpita nella memoria calcistica degli italiani. Nessuno poteva immaginare che uno specialista come Baggio avrebbe sbagliato dal dischetto. E invece la sua palla superò la traversa frantumando i sogni azzurri di tornare ad alzare la Coppa del Mondo. Da allora nessuno scontro in competizioni importanti, salvo l'ultima in Confederations Cup nel 2009: un sonoro 3 a 0 senz'appello con una squadra di reduci del mondiale 2006, strapazzati dai verde oro di Dunga. Doppio Luis Fabiano e autorete di Dossena per una partita che chiuse per gli azzurri un ciclo. Vedremo se domani, con Prandelli, si tornerà a sorridere e magari con il granata Cerci si aprirà una nuova era. Possibilmente con sempre più uomini del Toro a vestire la maglia della nazionale.     Redazione TN