Non ha a che fare col Toro, dal momento che nessun granata è presente nella selezione; ma lo riguarda invece molto, in quanto a valori espressi in campo. Si parla della Nazionale italiana Under 20, impegnata nel campionato del mondo, e che ieri ha concluso ai quarti di finale la propria avventura, contro l'Ungheria. Una Nazionale che parte già ad handicap, in quanto i maggiori club nostrani non hanno concesso i vari Balotelli; e così, il ct Rocca ha dovuto “accontentarsi” di pescare qualcosa dalla B e molto dalla Lega Pro. Ma è stato ripagato sul campo.
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Italia Under 20, grinta da Toro
Ieri, infatti, la sua selezione ha dato vita ad una partita incredibile. Non arriva la semifinale (sarebbe stata la prima nella storia), dopo aver battuto la quotatissima Spagna per 3-1 negli ottavi, ma arrivano gli applausi. Veniamo alla gara: fin dal primo minuto, il magiaro Koman (sampdoriano in prestito al Bari) fa impazzire tutti, e dopo due trasforma un calcio di rigore: gara subito in salita. Ma i ragazzi italiani si riorganizzano subito e mettono alle corde l'avversaria, pur senza segnare. Al 71' rimangono in dieci per l'espulsione di Gentili, ma dieci minuti dopo Mazzotta segna il meritatissimo pareggio. Applausi.
Subito dopo, espulso Bini, e azzurri in nove; nel finale, cacciato anche l'ungherese Szekeres, quindi espulsi entrambi i ct e in queste condizioni si va ai supplementari, con l'Italia ancora viva. Applausi ancora. E all'overtime, la formazione di Rocca (ormai in tribuna) va vicina addirittura al vantaggio, con un quasi-autogol avversario (traversa), dopodichè Fiorillo compie un paio di salvataggi da campione, fino a cadere, quando mancano solo 7 minuti alla conclusione del match. Finita, pensano tutti; invece no. Bonaventura segna il 2-2 dopo neppure un minuto. Applausi a scena aperta, anche quando pure Albertazzi viene cacciato dall'arbitro Ruiz: otto contro dieci. E a tre minuti dal fischio finale, l'Ungheria trova, negli ampi spazi, il 3-2 grazie ad un lancio di 60 metri del solito Koman, raccolto e messo dentro da Nemeth. Finisce davvero, ma quanti, quanti applausi per questi ragazzi...
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