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A 31 anni compiuti da poco Andrea Gasbarroni comincia una nuova avventura: lo attende la maglia del Monza, una nobile decaduta del nostro calcio da riportare al più presto ai livelli che le competono, vale a dire qualcosa in più della Lega Pro Seconda Divisione.
RITROVERA' ASTA - Dopo tre stagioni e mezza vissute in granata tra alti e bassi ed eventi di ogni tipo, il Gas ha passato un’estate da svincolato, allenandosi con il Volpiano, squadra di Eccellenza guidata dall’amico Nicola Ragagnin; poi la chiamata del Monza, dove troverà un altro ex Toro, Antonino Asta, suo allenatore lo scorso anno durante le numerose puntate in Primavera di un Gasbarroni ormai ampiamente fuori dal progetto tattico di Giampiero Ventura.
L'AVVENTURA CON IL TORO - Arrivato al Toro nel mercato invernale della stagione 2008/2009, restò anche per le due successive annate in serie B, culminate la prima con la promozione sfiorata nello spareggio contro il Brescia sotto la guida di Stefano Colantuono, e la seconda con il deludente piazzamento fuori dai play-off targato Franco Lerda.L’arrivo di Ventura lo ha relegato ai margini, il ragazzo ha continuato ad allenarsi per tutta la stagione con i compagni senza mai essere convocato e viene da chiedersi se sia stata davvero una scelta giusta rifiutare tutte le proposte arrivategli da squadre di serie B durante il mercato invernale per motivi di ingaggio.
TIFOSERIA DIVISA - Giocatore dotato di grandissima tecnica, di un buon dribbling e di discrete capacità balistiche, a Torino sponda granata ha sempre diviso la tifoseria: c’è chi è sempre stato rapito dalla sua classe, tanto da perdonargli la sua cronica discontinuità e qualche giornataccia di troppo, e chi invece lo ha sempre considerato privo della grinta e dello spirito giusto per giocare nel Toro.
GENIO E SREGOLATEZZA - Certo, inutile negarlo, il Gas, genio e sregolatezza, pur avendo giocato quasi sempre in serie A, non ha fatto la carriera per cui sembrava predestinato ai tempi delle giovanili bianconere: un fisico fragile, qualche infortunio di troppo e la difficile collocazione tattica( ala , trequartista o seconda punta?) ne hanno sempre frenato l’ascesa ma questo, non solo nel calcio ma in molti altri campi, è spesso il destino di chi è estroso, di chi ama andare fuori dagli schemi.
UNA NUOVA SFIDA - Ora dunque una nuova avventura, non per svernare ma per assumersi il difficile compito di portare il Monza alla promozione nell'anno del suo centenario,di aiutare Asta nella crescita dei giovani tra cui il granata Vita e di ridare entusiasmo al popolo biancorosso infiammando il Brianteo con le sue giocate: c’è da chiedersi se non fosse ancora in forma per qualcosa di più ma la sfida rimane comunque affascinante. Auguri Gas.
Roberto Maccario Foto M. Dreosti
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