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Giornata di sentenze la settima di serie A, soprattutto per chi aveva idee bellicose per il tricolore. Saluta quasi sicuro la possibilità di dire la sua per il campionato il Milan e anche la Roma, che pur vincendo non ha risolto problemi difensivi molto importanti, difesa che come tutti sappiamo è la base per le vittorie in Italia.Se due salutano, due provano a dire la loro. Queste sono Lazio e Fiorentina che, guidate da due tecnici molto validi, si propongono come sorprese del campionato e si candidano quantomeno per l'Europa.LE AQUILE VOLANO - I laziali guidati da un Petkovic tanto sconosciuto quanto preparato schierano un 4-5-1 che però sa molto di 4-2-3-1 con il trio Candreva-Hernanes-Mauri dietro a quel campione che è Miro Klose. Sicuramente i biancocelesti non interpreatano la fase offensiva ammirata in settimana a Torino dallo Shakhtar, probabilmente la squadra che interpreta al meglio il modulo con i tre trequartisti, ma il duo Candreva-Hernanes appoggia molto bene Klose che a dispetto dell'età anagrafica ha ancora fame di gol e si vede.Squadra costruita questa con un occhio ai bilanci, ma anche con consapevolezza grazie al duo Lotito-Tare che si è dimostrato molto competente e bravo nello scegliere giocatori funzionali al progetto Petkovic senza fare la solita collezione di figurine.IL GIGLIO RITROVATO - A braccetto con i romani va sicuramente la Fiorentina di Montella, che dopo una stagione più di ombre che di luci è chiamata al riscatto e alla caccia all'Europa, Champions o Europa League che sia. Ci sono molte diffenze però fra le due squadre, partendo dal mercato dove i Della Valle, ingaggiato Pradè, hanno operato in modo perfetto trattenendo Jovetic e circondandolo di giocatori ottimi per il 3-5-2 del mister non badando a spese. Come dimostrato a Catania, Montella predilige una difesa solida lasciando da parte un pò la qualità, che invece è fondamentale nel suo centrocampo. Ed ecco spiegato gli acquisti di Borja Valero, Pizarro, Mati Fernadez e Aquilani. Unica pecca la mancanza di una spalla ideale per JoJo, anche se El Hamdaoui potrebbe essere la sorpresa che non ti aspetti.I DELFINI ANNUNCIATI - Se le due compagini appena citate sono vere e proprie sorprese, una conferma in questa serie A c'è, ma non è di quelle liete: è il Pescara del povero Stroppa. Squadra senza capo nè coda che sta confermando le attese pre-campionato che la ritenevano candidata non solo alla retrocessione, ma all'ultimo posto della Lega. Sicuramente aver perso in un colpo solo Immobile,Insigne, Sansovini e Verratti non è semplice, ma probabilmente si poteva virare su giocatori esperti e conosciuti evitando la miriade di scommesse fra cui Quintero, Vukusic e Celik: non proprio giocatori che possono far fare il salto di qualità. Toccheranno ferro i pescaresi, ma crediamo che il ritorno nella cadetteria ci sarà con certezza a meno di una rivoluzione invernale. Non possiamo neanche accusare il tecnico, perchè l'evidenza della pochezza della rosa è disarmante.Il turno pre sosta nazionali quindi ci ha dato molti spunti su cui riflettere e soprattutto molte idee da sviluppare in queste due settimane per chi vuole continuare a essere protagonista, e chi invece deve invertire la tendenza per cercare di dare una svolta alla propria stagione. Vedremo fra due settimane chi avrà lavorato meglio.Davide Greco
(foto Dreosti)
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