L’ex Presidente del Mantova Lori in manette

Molti tifosi granata si ricorderanno di lui, l'estroso Patron del Mantova Calcio che aveva accarezzato, nella stagione 2005/2006, la prima del Torino targato Urbano Cairo, il sogno della Serie A, risvegliandosi bruscamente l'11 giugno 2006, dopo l'incredibile finale play-off che aveva visto soccombere i virgiliani contro il Torino di De Biasi per 3-1, per la gioia esplosiva dei quasi 60mila che avevano invaso il Delle Alpi.L'ESTRO - Un personaggio fuori dal coro, Fabrizio Lori, con la sua capigliatura da rocker ed il suo abbigliamento sgargiante, che aveva investito così tanto in quella squadra da non essere mai riuscito ad accettare quella sconfitta, sentendosi già con un piede nella massima serie dopo il 4-2 con il quale il suo Mantova di era imposto nella finale di andata, tanto da aver commissionato addirittura una paginata nella Gazzetta di Mantova per dare il proprio "benvenuto" in Serie B al Torino neo-retrocesso nell'estate del 2009.LA CRISI - Da quella notte al Delle Alpi, del resto, per il Mantova Calcio è iniziato un inesorabile declino, di pari passo con le sorti imprenditoriali del Patron, la cui "Pansac", azienda di lavorazione di materie plastiche, è entrata in una crisi profonda, culminata nell'amministrazione straordinaria e nel fallimento, nel 2010, della società calcistica, ripartita dai dilettanti ed attualmente militante in Lega Pro Seconda Divisione.IL CRACK - Il guaio, però, è che nella crisi della Pansac, Lori pare averci messo fraudolentemente del proprio, ed è ora accusato dalla Procura di Milano di avere, su un crack di circa 300 milioni di Euro, sottratto autonomamente ai bilanci societari almeno 40 milioni, occultati ai creditori, imputati come false consulenze e dissipati per spese personali, nonché per coprire costi della propria (ex) Società calcistica. Chiaramente si tratta di un comportamente vietato dalla legge, e la Guarda di Finanza, dopo quasi due anni di indagine, questa mattina ha eseguito la richiesta di arresto per bancarotta fraudolenta.Diego Fornero (Twitter: @diegofornero)