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Tutto pronto a Ginevra per la prestigiosa amichevole tra l’Italia e il Brasile, in programma stasera con calcio d’inizio alle 20.30. Mentre Scolari non fa misteri e svela la formazione che schiererà contro gli Azzurri, Prandelli non dà indicazioni precise agli avversari. PRETATTICA PRANDELLIANA – Il ct azzurro non vuole dare vantaggi agli avversari, evidenziando come tra le due Nazionali non si possa parlare di amichevole a tutti gli effetti. Le indicazioni della vigilia danno quasi per certo uno schieramento secondo il modulo 4-3-1-2. Chiellini non ce l’ha fatta, quindi in difesa, davanti a Buffon, Prandelli dovrebbe schierare Maggio a destra, De Sciglio a sinistra, con la coppia centrale formata da Barzagli e Bonucci. In mezzo al campo il tris De Rossi-Pirlo-Marchisio, con Giaccherini, che dovrebbe vincere il ballottaggio con Montolivo, alle spalle della coppia d’attacco Osvaldo-Balotelli. FELIPAO A VISO APERTO – Non ha segreti invece il selezionatore verdeoro Felipe Scolari, che affronta il suo avversario a viso aperto. Ecco quindi che l’undici anti-Italia è pronto: Thiago Silva non ce la fa, al suo posto Dante, Kakà partirà dalla panchina e il ct dovrebbe schierare la sua formazione secondo un classico 4-3-3. Julio Cesar in porta, linea difensiva a quattro con Dani Alves, Dante, David Luiz e Luis Filipe. In mezzo Hernanes in cabina di regia, affiancato da Fernando a destra e Oscar a sinistra. In avanti il tridente Hulk, Neymar, Fred. L’unica incognita è rappresentata dalla posizione di Oscar che, se piazzato più alto sulla fascia, potrebbe portare ad un cambio di modulo. CERCI DALLA PANCHINA – Alessio Cerci intanto si gode la sua prima convocazione in Nazionale maggiore e stasera si accomoderà in panchina. Per il talentuoso mancino di Valmontone un esordio contro il Brasile sarebbe da sogno, ma intanto è già importante essere entrato nel giro in prossimità delle ultime gare di qualificazione della stagione e della Confederation Cup di quest’estate. L’esterno granata comincia quindi a respirare aria d’azzurro, con l’obiettivo di non essere una meteora, ma di diventare una certezza per il commissario tecnico. Emanuele Olivetti
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