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Livorno e Parma, ricette promozione

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Ieri sera, il Livorno ha festeggiato la promozione in Serie A, dopo aver rifilato tre gol al Brescia per una gioia che i tifosi granata ben conoscono. Come è riuscito Aldo Spinelli a riportare i suoi nella massima categoria immediatamente...
Redazione Toro News

Ieri sera, il Livorno ha festeggiato la promozione in Serie A, dopo aver rifilato tre gol al Brescia per una gioia che i tifosi granata ben conoscono. Come è riuscito Aldo Spinelli a riportare i suoi nella massima categoria immediatamente dopo la caduta di un anno fa? Osserviamolo.La risposta che balza agli occhi è: tenendo i migliori. Della coppia d’attacco che “vantava” un anno fa, ha lasciato partire l’elemento deludente dei due (Tristàn) e tenuto quello convincente (Tavano), operazione che è esattamente il contrario della smobilitazione. Ha continuato ad avvalersi del gioiello Diamanti (scusate il gioco di parole), richiesto da molte; forse lo cederà (al Bologna) ora, ma prima ha voluto assicurarsi la Serie A. E in assoluto l’ossatura è rimasta la stessa: da Bergvold ai gemelli Filippini a Loviso e Pulzetti. L’attacco è rimasto pressoché invariato, sostituti compresi, e con il reintegro di Danilevicius, mentre è stata svecchiata la difesa. Cessione di rilievo: una sola, il portiere Amelia.

E come il Livorno, anche il Parma ha seguito il medesimo percorso. Ghirardi ha agito come il suo collega genovese/toscano? Non molto diversamente, diciamo.Anche qui, confermato il riferimento dell’attacco, Lucarelli, affiancandogli un giovane investimento quale Paloschi. A centrocampo, il talento emergente Mariga è stato trattenuto, e confermato per il resto praticamente il solo Morrone, mentre il resto del reparto è stato rinnovato: ricordiamo che, a differenza del Livorno, Ghirardi aveva ceduto due grandi talenti quali Cigarini e Dessena. Molte conferma in difesa (Zenoni, Paci, Castellini, il portiere Pavarini), settore nel quale non v’erano nomi in grado di attirare il mercato.

Riferimento dell’attacco confermato, così come il faro del centrocampo; trattenuta l’ossatura della squadra, e poche cessioni di prestigio (una per il Livorno, due per il Parma). Interi settori (la difesa per gli amaranto, il centrocampo per gli emiliani) quasi totalmente rivoluzionati. Ricette-promozione. Da studiare e ripetere.