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"Sto vivendo una seconda giovinezza: gioco sempre, segno e mi diverto". E' un Maxi Lopez entusiasta quello che si racconta a gianlucadimarzio.com dal Brasile. L'ex Torino si è trasferito al Vasco de Gama ed ha segnato 7 gol in 15 partite, concludendo ance quattro assist e trascinando il club fuori dalla zona retrocessione. "I tifosi mi vogliono bene. A 34 anni la mia carriera sta vivendo una seconda giovinezza. E' complicato farsi un giro: il Vasco, ha 40 milioni di tifosi e se ti riconoscono, in 5 minuti sei circondato da 200 persone. Sto vivendo un’esperienza unica".
"Avevo bisogno di cambiare aria". Nel vecchio continente c'era qualcosa che non andava: "Devo ammettere che lasciare l’Europa mi ha permesso di uscire da una situazione in cui, inconsciamente, pur dando sempre il 100%, non riuscivo a focalizzarmi a pieno sul mio lavoro, su quello che ho sempre amato fare. Ho sempre gravitato intorno Milano per stare vicino ai miei bimbi ma negli ultimi tempi sono successe un po’ di cose per cui non potevo più vederli quanto volevo. Così ho deciso di dare una svolta radicale alla mia vita".
Maxi poi svela anche l'origine del suo soprannome ‘El Galina’: "Nasce da Barcellona, perché dopo il mio gol al Chelsea - semifinale di Champions - ho esultato imitando una gallina. E ti dirò, mi ci ritrovo perché amo follemente il River, i cui tifosi sono chiamati galline".
Infine racconta un aneddoto sul trasferimento al Milan: "Stavo per firmare un quadriennale per una squadra inglese ma un certo punto mi chiama Galliani che mi dice ‘aspetta, vieni a Milano da noi. Però prima di ufficializzarmi volevano concludere l'operazione Tevez. Mi sono serrato una settimana dentro un hotel che tra l’altro era senza la palestra! Stavo impazzendo! Di nascosto cambiavo hotel solo per allenarmi".
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