Ora è ufficiale, Sinisa Mihajlovic procederà per vie legali per ottenere il risarcimento dallo Sporting Lisbona. Ne ha parlato a Gazzetta dello Sport, ripercorrendo le tappe di questa paradossale esperienza che lo ha portato ad essere l'allenatore del club portoghese solamente per qualche giorno: "Avevo accettato con grande entusiasmo, come sempre quando inizio una nuova esperienza professionale, l’offerta dello Sporting Lisbona, ma proprio perché stavolta si trattava di andare all’estero in un campionato prestigioso ma per me nuovo, durante la trattativa avevo preso tutte le informazioni e anche le precauzioni. Mai mi sarei aspettato invece che in panchina mi sarei ritrovato in un'aula di tribunale a far valere i miei diritti calpestati". L'ex allenatore del Torino, ha iniziato l'iter contro il licenziamento presso il Tas di Losanna e farà valere i propri diritti in giudizio.
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Mihajlovic fa causa allo Sporting: “Farò valere i miei diritti, mai vista una cosa simile”
L'ACCORDO - La vicenda è nota: l'ex allenatore del Toro è stato presentato dallo Sporting ma poi, allontanato il presidente dall'assemblea dei soci, l'allenatore serbo è stato esonerato prima ancora di iniziare ad allenare: "Con l’ex presidente De Carvalho avevamo parlato a lungo, deciso la campagna acquisti, insomma erano state fatte le cose come si deve anche impostando più strategie qualora il club avesse perso dei giocatori con cui erano aperte delle cause". Lo Sporting Lisbona sta vivendo un periodo non facile a causa di un'aggressione da parte di una frangia di tifosi che ha permesso ai giocatori più rappresentativi di rescindere unilateralmente il contratto che li legava ai portoghesi, svincolandosi. "Verso metà giugno mi sono recato a Lisbona per trattare con i dirigenti dello Sporting il mio ingaggio e quello del mio staff. Il 18 giugno abbiamo sottoscritto un accordo triennale a partire dal 1 luglio. Pochi giorni dopo, tuttavia, il presidente Bruno de Carvalho – che mi aveva fortemente voluto allo Sporting – veniva allontanato dall’Assemblea dei Soci".
L'ESONERO - "Ed il 27 giugno il club mi sollevava dall’incarico sostenendo che non avessi superato il periodo di prova previsto dai regolamenti portoghesi per i contratti tra società e allenatori. Ma questa motivazione è assolutamente infondata e strumentale, visto che in quel momento il contratto non era neppure iniziato e io mi trovavo ancora in ferie in Sardegna. Confermo di essere stato licenziato senza giusta causa dallo Sporting Lisbona pochi giorni prima dell’inizio del contratto che mi avrebbe legato per le prossime tre stagioni". Tra l'altro Mihajlovic per accettare questa proposta, ne ha rifiutata una dalla Premier League, una dalla Francia e diverse dalla Cina e dalle Nazionali. Insomma questa vicenda gli ha anche impedito di trovare un'altra squadra: per ora il tecnico serbo rimarrà ai box.
LA CAUSA - Ora la causa, con Mihajlovic che ha presentato le carte e avviato l'iter di fronte al TAS di Losanna. Sinisa ha immediatamente dato mandato al proprio studio legale di procedere per ottenere l'indennizzo previsto dal contratto in caso di esonero: "Io e il mio staff abbiamo dato mandato allo studio del nostro legale, l’ex direttore della FIFA Paolo Lombardi, di procedere davanti al TAS di Losanna per ottenere il risarcimento contrattualmente previsto in caso di esonero. Ieri sono state presentate tutte le carte ed è iniziato l’iter. Adesso aspetto, non posso fare altro. È stata una estate lunga. Troppo per i miei gusti. Mi spiace non essere in pista. Non mi era mai accaduto in 30 anni di carriera da calciatore e allenatore di assistere ad un comportamento simile. Ma farò valere i miei diritti fino in fondo, questo è sicuro".
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