Tutto il mondo è paese, verrebbe da dire riguardo la situazione che sta attraversando la massima serie del campionato cestistico americano: la NBA, infatti, partirà con due settimane di ritardo perchè non è stato trovato un accordo tra i rappresentanti dei giocatori ed i presidente delle trenta franchigie sul contratto collettivo.
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NBA, niente accordo: confermato il lockout
La questione, che si sta tirando avanti dal luglio di quest'anno, non è stata risolta nemmeno nel summit odierno duranto oltre sette ore ed il commissario NBA David Stern non ha potuto che confermare il lock out.
Al di là delle analogie con il campionato italiano di calcio lo sciopero NBA sarà molto importante per lo sviluppo del movimento cestistico europeo: molti top players, infatti, stanno già prendendo la strada del vecchio continente alla ricerca di contratti a gettone per tenersi in allenamento in attesa della riapertura dei palazzetti americani. E' solo per questo motivo, infatti, che sarà possibile rivedere il 'Mago' Bargnani, il 'Beli' Belinelli o il 'Gallo' Gallinari ricalcare i parquet nostrani o addirittura ammirare dal vivo mostri sacri come Kobe Briant con la canotta della Virtus Bologna.
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