Mihajlovic si trasferisce a Firenze per la stagione 2010-2011: non un'annata entusiasmante, che vede i viola arrancare a lungo e terminare la stagione con un nono posto che non soddisfa la piazza. Mihajlovic però coglie due bei conigli dal cilindro; uno è il suo connazionale Adem Ljajic, che da lui viene lanciato con decisione: 26 presenze e 3 reti per il trequartista classe 1991, che trovò nel tecnico oggi del Torino uno dei suoi mentori principali, che gli diede modo di far vedere con continuità i suoi ottimi numeri. L'altro è Khouma Babacar; prodotto del settore giovanile viola, è Mihajlovic a inserirlo in pianta stabile in Prima Squadra, dopo l'esordio (con gol) nella stagione precedente, agli ordini di Cesare Prandelli. C'è da dire che la prima vera stagione da professionista di Babacar non mantiene pienamente le attese: 18 presenze in campionato e una sola rete, il che fece realizzare che non si trattasse di un fenomeno predestinato ma di un ottimo giovane, bisognoso però di fare ancora esperienza.
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