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Nove anni e quattro mesi di reclusione. E' questa la condanna inflitta dalla Corte d'Assise d'Appello di Firenze a Luigi Spaccarotella, colpevole di aver ucciso Gabriele Sandri, ragazzo romano e tifoso laziale morto in un'area di servizio in autostrada mentre, nell'automobile di amici, si riposava sul tragitto che l'avrebbe portato a seguire la propria squadra del cuore.
Dunque, la Corte d'Appello inasprisce la condanna emessa in primo grado (sei anni), cambiando il capo d'accusa da omicidio colposo a omicidio volontario. In aula, la lettura della sentenza é stata accolta dal composto silenzio dei presenti, compreso il nutrito gruppo di sostenitori biancocelesti, come aveva richiesto lo stesso presidente della corte; la gioia é esplosa poi all'esterno.
"Abbiamo avuto giustizia terrena, questa sentenza ci restituisce un po' di serenità", dice la madre di "Gabbo", Daniela Dell'Uomo, che aggiunge di aver provato "pietà per Spaccatorella" quando é stata emessa la condanna. Il legale del poliziotto, Federico Bagattini, annuncia che comunque ci sarà un ricorso in Cassazione; "sono affranto, ma spero ancora", ha detto il condannato.
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