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Nonostante il verbale sia stato secretato emergono succose indiscrezioni riguardanti la confessione di Andrea Masiello al pm Angelillis. Pare, infatti, che uomini del clan barese dei Parisi esercitassero vere e proprie pressioni nei confronti dei giocatori del Bari, entrando negli spogliatoi, presentandosi sotto casa per dare e ricevere denaro. Il difensore dell’Atalanta, ma ai tempi delle accuse di proprietà del Bari, venne obbligato in una circostanza a scendere in strada da Iacovelli (l’infermiere), un suo amico e uno degli slavi per prendere la mazzetta da 80mila euro, che poi lo stesso Masiello restituì in seguito in quanto la combine del match contro il Palermo non andò a buon fine.
Attimi di paura, tremenda paura per chi a casa aveva anche la figlia piccola e che temeva di saltare in aria con la macchina come nei film ogni qualvolta la accendeva per andare agli allenamenti o semplicemente per un’uscita con la famiglia. Non scherzavano affatto quelli e i miei compagni mi avevano detto di stare attento – avrebbe aggiunto ancora Masiello. E molto probabilmente il difensore non era l’unico ad essere sceso a patti nello spogliatoio del Bari. Gli investigatori pensano soprattutto ad un coinvolgimento di Belmonte e Padelli.
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