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In carcere ci era già stato, nel 2006; ma ora, Michele Padovano rischia di entrarci di nuovo. E di femarcisi a lungo, stavolta, molto a lungo; addirittura un quarto di secolo, se verrà accolta la richiesta dell'accusa di una detenzione di 24 anni e 6 mesi.D'altronde, i reati contestati all'ex giocatore della Juventus sono pesanti: associazione per delinquere finalizzata spaccio internazionale di stupefacenti.
E che spaccio: a lui e all'amico d'infanzia Luca Mosole, ritenuto il capo banda (per lui, richiesti ben 44 anni di prigione) furono sequestrati 23 quintali di hashish, destinati a rifornire tossicodipendenti del Nord Italia, per un valotre di 14 milioni di euro.Padovano sarebbe stato il finanziatore dell'operazione, dando soldi a Mosole: 100mila euro, che un giorno stava andando serenamente a depositare in posta, ordinatamente posati dentro una scatola da scarpe.
L'ex attaccante, in procinto di diventare direttore sportivo del Torino nei convulsi giorni di Giovannone nell'Estate 2005, come il complice ha scelto il rito ordinario, dichiarandosi innocente.
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