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Pagare il calcio due volte

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di Paolo Morelli Rubrica di analisi, confronto e ricerca negli archivi del calcio. La finale di Champions League varrà qualcosa come 1399 milioni di euro, di debiti. Questa è infatti la somma delle pendenze del Manchester United e del Barcellona...
Redazione Toro News

Paolo Morelli

Rubrica di analisi, confronto e ricerca negli archivi del calcio.

La finale di Champions League varrà qualcosa come 1399 milioni di euro, di debiti. Questa è infatti la somma delle pendenze del Manchester United e del Barcellona nei confronti del fisco. Rispettivamente 960 milioni per la squadra di Ferguson, 439 per la formazione allenata da Guardiola. Le due società più indebitate d'Europa in finale nella competizione più prestigiosa d'Europa. Inquietante coincidenza. Per dirla con Platini: «La coppa dei debiti chi la vincerà?».La crisi economica rischia di spezzare i già precari equilibri che permettono ai club di sopravvivere in questo modo. La domanda è: fino a quanto andranno avanti? L'Inghilterra conta oltre 2,7 miliardi di pendenze arretrate, mentre la Spagna, che è decisamente messa peggio, conta 3,5 miliardi. Seppure Manchester e Chelsea abbiano gran parte dei debiti nei confronti dei loro proprietari, che ripianano le perdite di tasca propria. E in Italia? L'Inter ha "solo" 148 milioni di euro di debito, mentre l'unica squadra in grado di chiudere il bilancio in attivo, nello scorso anno, è stata l'Udinese. Platini ha avvertito tutti: «Nelle nostre coppe chi ha debiti non gareggia». E come si fa ad escludere Manchester United, Barcellona e Chelsea dall'Europa? In Italia si corre ai ripari. La spaccatura fra A e B (il 25 maggio avremo una risposta definitiva) finisce col catalizzare tutti gli introiti televisivi - i 900 milioni - sulle società di A.Buffo, perché il 7 giugno 2008 Platini aveva detto: «Oggi, specialmente in Champions League, vincono quelli che barano». Ma possibile che in Italia nessuno si preoccupi? Sembra di no, anche perché le attenzioni di Platini sono rivolte verso la Premier League, Manchester Utd e Chelsea (821 milioni di debito) in primis. Ma nel 2007 il Fisco italiano avanzava qualcosa come 754 milioni di debiti da parte di 102 società sportive di calcio su 193. Solo in A si contavano 376 milioni. Gran parte di quei debiti erano causa dei fallimenti, Parma soprattutto (81 milioni mai restituiti, dovuti dal Parma AC Spa, la nuova società è il Parma FC Spa, quando una consonante fa la differenza). Altri 47 milioni mai restituiti erano dovuti dalla SS Calcio Napoli Spa. La Napoli Soccer Spa ne sarà esente. Idem, ad esempio, per Torino Calcio Spa e Torino FC.Torniamo ai diritti televisivi. Se le cifre sono più o meno le stesse (Inter e Milan sfiorano nel 2008 i 200 milioni di perdite) ecco che il buco verrebbe tappato con 900 milioni. E se una squadra va in serie B e non riesce a vendere nessun diritto tv? I debiti se li paga da sé, ovviamente solo se ha i soldi per farlo. Altrimenti fallisce. Ma i debiti restano comunque da pagare. Le società che li pagano a rate, secondo le vecchie normative, lasciano un buco, anche se momentaneo. E chi lo chiude? Come sempre, paga Pantalone. Cioé noi. Figurarsi cosa succede acquistando un abbonamento a Sky o Mediaset Premium, a quel punto si paga due volte.