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Mancherebbe solo il Chievo, che nel calendario del Toro arriverà più avanti. Ma in ogni caso in due turni di campionato, tra quello appena archiviato e quello che arriverà, a Giampiero Ventura tocca o è toccato affrontare due subentranti, come difficilmente era successo nelle ultime stagioni dopo solo sette giornate di campionato.STRAGE DI TECNICI - Partendo infatti dalla prima stagione dell’era Cairo in A, nel 2006/2007 il primo esonero era scattato alla 12^ quando l’Ascoli aveva fatto fuori Attilio Tesser facendo subentrare Nedo Sonetti mentre poi era toccato al Cagliari alla 17^ con Giampaolo cacciato per far posto a Colomba. In tutto avevano cambiato sei squadre, tra le quali ovviamente anche il Palermo di Zamparini che alla 34^ si era disfatto di Guidolin.
ZAMPARINI C'E' SEMPRE - La stagione sucesiva ancora la fatale il dodicesimo turno, con Giampaolo esonerato da Cellino a Cagliari per far posto ancora a Sonetti, mago delle sostituzioni. In tutto cinque squadre cambiarono, alcune più volte, e ancora una volta in mezzo pure il Palermo con Colantuono via alla 14^ sostituito da Guidolin anche se alla 31^ si riprese la panchina. Nel 2008/2009 Zamparini ci mise poco, visto che Colantuono saltò già ala 2^ di campionato per Ballardini; sei anche qui le società a cambiare, non tutte con risultati brillanti.
LA SINDROME DA CAMBIO - Una strage nelle tre successive, che il Toro ha guardato dalla finestra con la Roma che nel 2009 cambiò già alla 3^ con Ranieri al posto di Spalletti e il Palermo che invece ce ne mise 14 per far sedere su quella panchina Delio Rossi per Zenga, mentre in quella successiva il primo fu Colomba cacciato alla 1^ dal Bologna con Magnani per un turno e poi Malesani mentre Delio Rossi a Palermo durò 28 giornate prima di lasciare spazio a Serse Cosmi e poi rientrare. Infine nella passata stagione. Cinque giornate invece nella passata stagione è durato proprio Gasperini a Milano, sponda Inter, per poi dare spazio a Ranieri. E il Palermo? C’è, figurarsi: dalla 16^ infatti Bortolo Mutti per Mangia. Quest’anno si è cominciato presto con Gasperini e Sanninio, ché Zanparini ancora una volta voleva battere la concorrenza. Com’è andata con Pulga e il Cagliari lo sappiamo, ora si tratta di sfatare la tradizione del subentrante.Federico Danesi
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