Joachim Andersen è tra gli innesti che Marco Giampaolo avrebbe voluto per la difesa del suo Torino. Il ventiquattrenne danese, che di mestiere fa il difensore centrale, alla fine, si è accasato il Inghilterra e ora veste la maglia del Fulham. Intervistato da 90min.com, l'ex Lione ha chiarito alcuni aspetti del suo trasferimento in Premier League.
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"Al Lione non ero affatto felice: non mi sentivo valorizzato, e volevo giocare di più - ha cominciato così la sua intervista il difensore danese - Negli ultimi giorni di mercato ho parlato con i dirigenti del club, e ho fatto capire che volevo andare via in prestito. Accettare il Fulham è stato facile, anche se avevo parlato con diversi club di Serie A". Tra questi, anche il Toro che, non avendo concretizzato la cessione di Lyanco, non ha potuto fare spazio al centrale classe 1996.
Andersen ha poi spiegato le motivazioni della sua scelta: "A convincermi definitivamente è stato Scott Parker, il mio nuovo allenatore: giocano un buon calcio, e amano impostare dalle retrovie. Uno stile che mi si addice. Rudi Garcia, a dire il vero, non mi ha dato molte opportunità; ma ora voglio giocare il più possibile, e tornare in Francia più forte di prima. Ho avuto qualche problema ad accettare le decisioni del tecnico - ha detto il difensore - anche perché non capivo il senso di lasciare in panchina un calciatore pagato così tanto. È stata una situazione frustrante, ma ho rispettato la sua decisione. Avrei voluto scendere in campo in Champions League, in quelle partite storiche. Ora ho la possibilità di giocare con continuità in Premier League, e dimostrare quanto valgo".
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