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Se per i calciatori granata Giuseppe Vives e Salvatore Masiello c’è stata l’assoluzione nell’ambito delle indagini sul calcio scommesse, c’è a chi è andata decisamente peggio. Stiamo parlando dell’ex difensore di Varese e Siena Emanuele Pesoli il quale, per protestare contro la squalifica di tre anni inflittagli, che lo costringerebbe di fatto a chiudere la carriera, ha deciso di intraprendere uno sciopero della fame e di incatenarsi( nel senso letterale del termine) al cancello della sede della FIGC in Via Allegri a Roma, affermando di voler rimanere lì fin quando non verrà nuovamente ascoltato. Il difensore si dichiara innocente e pretende un confronto diretto con Carobbio e Gervasoni, che lo avrebbero accusato ingiustamente rovinandogli di fatto la carriera e la vita. Foto Gazzetta.it
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