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Proseguono le indagini della procura di Torino per far luce su ciò che è accaduto sabato sera in Piazza San Carlo durante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Lo storico gioiello torinese era gremito di tifosi bianconeri, riuniti lì per guardare la propria squadra del cuore di fronte al maxischermo costruito appositamente nella "fan-zone". All’improvviso, il panico: un forte boato e qualcuno comincia ad urlare all’attentato, la parola “bomba” riecheggia nella piazza che viene pervasa dalla psicosi terrorismo. La folla comincia a scappare senza controllo ed il risultato è davvero incredibile: 1527 feriti, tre dei quali da codice rosso, tra cui anche un bambino. Un vero dramma all'interno di quella che doveva essere una serata all'insegna dello sport.
Se nella giornata di ieri l'ipotesi più accreditata sembrava essere quella dell'accusa "procurato allarme" per il ragazzo che avrebbe fatto scattare il putiferio, oggi il procuratore di Torino fa un passo indietro: "Allo stato attuale non ci sono nè indagati nè ipotesi di reato". Queste le parole di Armando Spataro riportate dall' "ANSA", in merito all'indagine sui fatti di piazza San Carlo. "Prima di tutto è necessario ricostruire la dinamica precisa dei fatti", ha aggiunto a margine della cerimonia per la festa dei Carabinieri. Nel pomeriggio è previsto un vertice in Procura per fare il punto sull'inchiesta". Della stessa idea è anche Angelo Sanna: "L'ordinanza antivetro? come sapete, è stata dichiarata incostituzionale" ponendo così una pezza alle polemiche sulla presenza delle bottiglie di vetro sabato sera in piazza San Carlo. "Ora stiamo rielaborando tutta la situazione, in particolare per comprendere i motivi di questa tragedia, che definisco così per l'alto numero dei feriti. Seguiamo da vicino la situazione dei più gravi". Sul fronte delle indagini, il questore Sanna ha ribadito che "al momento la priorità è capire quello che è successo, perchè è successo e trovare gli eventuali responsabili".
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