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Presidenti ‘mangia’ allenatori

"Cambiare per dare una svolta" è una frase che abbiamo sentito tutte le stagioni e si ripete regolarmente intorno alla giornata numero 8, quando direttori e presidenti inziano a fare il primo bilancino dell'annata calcistica.Ovviamente se il...
Redazione Toro News

"Cambiare per dare una svolta" è una frase che abbiamo sentito tutte le stagioni e si ripete regolarmente intorno alla giornata numero 8, quando direttori e presidenti inziano a fare il primo bilancino dell'annata calcistica.Ovviamente se il bilancio è positivo il mister è salvo, nell'altro caso si cerca di cambiare per dare una sterzataall'anonimato della squadra, colpevolizzando "as usual" l'allenatore. Questo è il caso di tre mister, Sannino-Ficcadenti-De Canio, vittime dei tre migliori mangia mister della storia del calcio italiano.SOLIDITA' ISOLANA - chi è andata benissimo con il cambio è sicuramente il cagliaritano di Miami Cellino, che dopo un fatturato molto negativo di Ficcadenti (2 punti in 6 match) ha deciso di dare la famosa svolta, mettendo in sella il duo Pulga-Lopez per cercare con un ex come quest'ultimo e uno che ha fame di arrivare come Pulga di migliorare la situazione della squadra che è sembrata anonima tanto quanto lo stadio "Is Arenas" a porte chiuse. E i 6 punti in due match del nuovo binomio sono un biglietto da visita molto incoraggiante. Ritorno al 4-4-2 molto solido, cercando di evitare gol ingenui, e ripartenze velocisono l'arma in più che hanno consentito agli isolani di aggiustare la classifica, in attesa che il bomber Pinilla torni a fare il suo mestiere.CAMBIO AFFRETTATO - Non possiamo dire lo stesso per il Palermo di Zamparini, che come di consuetudine cambia il mister alle prime giornate avvicendando Gasperini a Sannino, ma senza secondo noi ottenere quello che si aspettava. Infatti se Sannino aveva fatto 1 punto n 3 match, Gasperini ne ha fatti 5 in 5, che sicuramente è una media migliore di quella del coach napoletano, ma non è sicuro quello che si aspettava il vulcanico presidente. L'annoso problema della difesa colabrodo è stato in parte risolto, ma a scapito del fattuato offensivo, che match con il Chievo a parte latita eccome. Forse però in questo le troppe scommesse giocate dalla dirigenza palermitana non hanno giovato alla squadra, perchè Dybala non sembra il giocatoreche ci si aspettava e Hernandez e Ilicic sembrano caduti in una buca senza fondo.SPERANZA DI SVOLTA  - Chi spera invece che il cambio porti freschezza è sicuramente Preziosi, reduce dalla scoppola rimediata da Zemanlandia.Per la squadra allestita non si può dire che De Canio abbia fatto male con 9 punti in 8 gare, ma a Genova sono ancora nitidi i ricordi dell'era Gasperini e la Nord vuole molto di più. Troppo rinunciatario a mio parere il De Canio, che è uno dei massimi esponenti della teoria del prenderne il meno possibile. Lo dimostra la partita con la Roma, dove in vantaggio di due gol la squadra si è raccolta nella propria metacampo, concedendo spazi enormi alla Roma. Il nuovo corso Del Neri partirà dalla prossima, e crediamo che il tecnico di Aquileia non si farà scappare questa ghiotta occasione di fare un calcio offensivo e riportare,o almeno tentare di riportare il Grifone dove merita.Probabilmente non saranno gli unici cambi di "timoniere" in questa Serie A, però crediamo che prima di cambiare un allenatore andrebbe fatto lavorare in pace per un periodo congruo a valutare l'operato. Ma il "risultato" comanda sempre, e quindi a volte si bruciano le tappe alla ricerca di qualcosa di diverso, per poi accorgersi che si era lasciata la strada giusta per una nuova senza idee.  Davide Greco  (Foto tuttosport, soloavelino.com, calcio.fanpage.it)