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Prima semifinale a Dortmund

di Nino Mancini E’ la prima sfida di alto livello di questi Mondiali: l’Italia con la vittoria sull’Ucraina per 3-0 è entrata di diritto tra le quattro squadre più forti del mondo e martedì si...
Nino Mancini

di Nino Mancini

 

E’ la prima sfida di alto livello di questi Mondiali: l’Italia con la vittoria sull’Ucraina per 3-0 è entrata di diritto tra le quattro squadre più forti del mondo e martedì si giocherà l’ipotetico pass per la finale con i padroni di casa della Germania.

Nel pomeriggio a fatica la squadra di Klinsmann ha battuto ai rigori una forte Argentina, che avrebbe meritato di andare avanti, ma è stata fregata alla roulette dei rigori, dove Cambiasso e Ayala hanno mancato il centro, grazie alle parate di Lehmann, un tempo chiamato “saponetta”, ma che è diventato nell’ultimo anno uno tra i portieri più forti d’Europa. Primo tempo lento e noioso quello che si è giocato tra i sudamericani e i tedeschi, secondo tempo più scoppiettante grazie al gol in apertura di ripresa di Ayala, al quale ha risposto Klose. Ci sono stati un paio di episodi dubbi in area tedesca, un tocco di mano di Ballack, giudicato forse involontario e un atterramento di Maxi Rodriguez che l’arbitro ha giudicato come normale azione di gioco, ma gli argentini non hanno recriminato. Nulla è successo ai tempi supplementari e si è arrivati così ai calci di rigore, dove Lehmann si è superato parandone due. Piccola appendice di nervosismo al termine del match quando è nato un battibecco tra Bierhoff, l’ex giocatore di Udinese e Milan ora dirigente della Nazionale, con i giocatori argentini, segno che la tensione era altissima. Lascia così i Mondiali la Selecion, una delle squadre candidate alla vittoria finale, Pekerman al termine dell’incontro ha rassegnato le dimissioni.

Più fortunata l’Italia che ha avuto un avversario tutto sommato facile, l’Ucraina di Shevchenko, con il neo acquisto del Chelsea un po’ sottotono. La squadra del grande campione della Dinamo Kiev, Blochin, ha delle ottime individualità, ma un gioco scarso a livello di manovra collettiva, anche se a inizio ripresa Buffon si è dovuto superare sui loro tiri, ma è stata solo una sfuriata senza esito. Al gol di Zambrotta, segnato all’inizio del primo, ha replicato il redivivo Luca Toni nella ripresa, con una doppietta che ha fatto risalire le quotazioni del bomber della Fiorentina, capocannoniere del campionato italiano con 31 gol. L’Italia, al di là della pochezza dell’avversario, è piaciuta per un gioco più spumeggiante rispetto alle prime prestazioni, che ha messo in mostra un bel gruppo compatto che non ha mai lasciato la manovra in mano agli avversari. Strepitoso Buffon che ha salvato il risultato quand’era ancora sull’1-0, ottimo Zambrotta, al di là del gol segnato, Toni superlativo, ma anche Totti ha fatto la sua onesta gara, apparendo poco, ma lavorando palle con il suo tocco di classe. Il gol del 2-0 di Toni è partito dai piedi del fantasista giallorosso, è passato a Cannavaro per stamparsi sulla testa di Toni per il quale è stato un giochetto infilare in rete nell’angolo basso.

Domani si decideranno le altre due squadre che completeranno le semifinali: la classica, quasi una rivincita, Brasile-Francia e Portogallo-Inghilterra. Eriksson ha recuperato il suo gioiello Lampard, per Parreira dubbio Kakà, alle prese con un dolore al ginocchio, Zidane dovrebbe farcela.