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Un "arsenale" di petardi e bombe carta a disposizione di tifosi violenti è stato scoperto la scorsa settimana ad Avellino, nel corso di un'inchiesta coordinata dalla procura di Torino. Lo ha detto il pm Andrea Padalino, stamattina in tribunale alla nuova udienza del processo a Giorgio Saurgnani, il promotore finanziario bergamasco sotto accusa per .
Il cosiddetto "arsenale" era in casa di un avellinese, Emanuele A., ed è stato scoperto nel corso di una perquisizione. Sono stati recuperati, oltre a diverse decine di fumogeni, petardi e altro materiale di poca rilevanza, addirittura 10 chili di bombe carta pronte per essere utilizzate. Gli inquirenti sono arrivati a Emanuele A. indagando su un personaggio che, secondo le accuse, era uno dei fornitori del gruppo (non legato alla tifoseria organizzata) di cui faceva parte Saurgnani, che secondo l'accusa, che si basa sulla ricostruzione della DIGOS di Torino, su l'autore materiale del lancio.
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