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Quando il fair play non funziona

Redazione Toro News
Quando il fair play non viene rispettato, anzi si trasforma in un’arma per sorprendere gli avversari. E’ già successo che alcune squadre non si comportino esattamente in maniera conforme ai dettami stabiliti dalle regole del fair play, ad...

Quando il fair play non viene rispettato, anzi si trasforma in un’arma per sorprendere gli avversari. E’ già successo che alcune squadre non si comportino esattamente in maniera conforme ai dettami stabiliti dalle regole del fair play, ad esempio rifiutandosi di riconsegnare la palla agli avversari dopo che questi l’hanno calciata fuori dal campo per permettere i soccorsi ad un giocatore infortunato. Ma quello che è accaduto ieri sera nell’incontro di Champions League fra Nordsjaelland e Shakthar, nel girone che vede impegnate anche Juventus e Chelsea, ha scatenato l’indignazione dei tifosi c he su web hanno ribattezzato l’episodio con il termine “fail fair play”, ovvero “mancato fair play”.    IL FATTO – Il fatto accaduto allo stadio Parkenstadion di Copenaghen, dove il Nordsjaelland gioca le gare casalinghe di coppa è il seguente: in seguito ad uno scontro in mezzo al campo, l'arbitro francese Gautier ferma momentaneamente la gara. Il gioco riprende poco dopo, con una palla scodellata dallo stesso giudice di gara. I giocatori delle due squadre si accordano, come accade spesso in circostanze del genere in modo che il pallone venga restituito alla squadra che ne era in possesso al momento dell’interruzione, ovvero al Nordsjaelland. L'accordo è di prassi, infatti nessun giocatore danese partecipa alla rimessa in gioco. L'arbitro fa rimbalzare il pallone, che viene raccolto da Willian. Il brasiliano calcia nella metà campo avversaria, per servire Hansen, il portiere avversario. Quest’ultimo, però, non riceverà mai il pallone: nell'incredulità generale, Luiz Adriano, attaccante degli ucraini, scatta per anticipare il portiere ed insacca a porta vuota. Inutili le proteste dei calciatori danesi e del pubblico: la rete è valida a termini di regolamento e consente allo Shakthar di firmare il momentaneo 1-1. La squadra di Lucescu vincerà poi l'incontro per 5-2 guadagnando la qualificazione agli ottavi di finale.   ACCESE POLEMICHE – Le polemiche non si placano comunque con il termine dell’incontro. Durissimo, a fine gara, il tecnico dei danesi Kasper Hjulmand: “Non so se quelli dello Shakhtar sono banditi, ma alcuni di loro, giocatori e allenatori, sono senza morale. Un comportamento così antisportivo come quello di Luis Adriano andava punito con il rosso”.   ISTINTO PRIMORDIALE -  Negli spogliatori il tecnico dello Shakhtar, Mircea Lucescu, vecchia conoscenza del calcio italiano tenterà di difendere il proprio giocatore: “Mi dispiace per quanto è accaduto. Adriano mi ha detto che si è trattato di un gesto istintivo, un riflesso che non è riuscito a dominare. Comunque abbiamo deciso di far segnare il Nordsjaelland e solo dopo il 2-1 abbiamo ripreso a giocare a calcio”. La domanda, a questo punto, sorge spontanea: quali sarebbero state le reazioni se un fatto del genere fosse accaduto nel campionato italiano?   Redazione TN 

(foto: ecodellosport.it