Quanto è difficile acquistare un club?

di Valentino Della Casa

Sì, acquistare una squadra non è mai stato facile. In questo momento di crisi, del calcio italiano e non, lo è ancora di più.

Tim Barton (foto), possibile acquirente del Bari, ha rinunciato all'acquisto della società pugliese; Taçi a quello del Bologna; Soros, a quello della Roma. Nonostante le voci circa i grandi capitali che questi magnati avrebbero voluto investire per le rispettive squadre, le trattative sono scoppiate come bolle di sapone, lasciando una certa amarezza nei confronti delle varie tifoserie, attratte dalla pioggia di denaro e di conseguenza di un futuro più che roseo, che si sarebbero prospettati.

La speranza di trionfare in Italia, l'accesso a competizioni straniere, da cui ci stiamo allontanando sempre più, erano tutti argomenti più che validi, usati dagli stessi potenziali compratori, per catturare ancora di più la voglia di cambiamento dei tifosi.

D'altra parte, questi proclami non sono neanche una novità nell'ambiente Toro, dove ultimamente si era presentato un improbabile Cuccariello con migliaia di proclami (talvolta finendo nel tragicomico). Anche in questo caso la trattativa non è andata a buon fine (fortunatamente?), proprio a dimostrare la difficoltà di entrare in un mondo, quello del pallone, sempre più malato e condizionato dalla ricerca maniacale del profitto.