Non è più un giocatore del Torino, ma non lo è da così poco tempo (dieci giorni) ed è stato talmente importante (comunque lo si giudichi) per gli ultimi anni granata, che è impossibile non seguirne almeno l’esordio con la nuova squadra. Parliamo ovviamente di Alessandro Rosina e del suo debutto con la maglia dello Zenit, avvenuto stasera in Coppa di Russia. E non poteva esserci debutto migliore.
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Rosina, che esordio con lo Zenit
Mancano poco più di 5’ alla fine del primo tempo quando l’ex-capitano del Toro riceve una sponda poco fuori area, anzi più che sponda è una palla a campanile: il fantasista è superbo nel fermare la palla a terra con il destro, quindi un veloce tocco con il sinistro a mandare fuori tempo il difensore che gli si para davanti, e un pronto tiro ancora con il destro. Bellissima la preparazione, la conclusione non è irresistibile ma comunque il portiere non ci arriva: grande gol e 1-0.
L’avversaria non è irresistibile, il Nizniy è squadra che lotta per non retrocedere nel corrispondente della nostra Prima Categoria (per fare un paragone, è come un Milan-Crotone in Italia), per la cronaca comunque arriva l’1-1 e la faticosa vittoria della squadra di San Pietroburgo solo ai supplementari. Ma per Rosina ci sono i primi applausi russi, che lui e tutti coloro che vi sono rimasti legati sperano siano solo l’inizio di qualcosa di bello.
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