Parecchio spazio si è ritagliato anche Adem Ljajic, schierato con costanza dal CT Krstajić dal primo minuto o a partita in corso, in differenti ruoli: il talento granata ha dimostrato di essere duttile ed eclettico e con la propria Selezione ha ricoperto i panni di mezzala, trequartista ed esterno puro, a seconda delle necessità. Tutta la Serbia ha però nel complesso deluso e dopo la vittoria iniziale contro Costa Rica sono arrivate le sconfitte con Svizzera e Brasile, che hanno condannato Kolarov e compagni ad abbandonare la competizione. Per Ljajic un buon minutaggio ma pochi sprazzi del suo talento: non rivestendo il ruolo di primattore come tra le fila del Torino, non si è reso protagonista di giocate particolarmente degne di nota e non ha impressionato. Utile alla causa, nel contesto di una Selezione complessivamente più deludente del previsto.
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