- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
altre news
Targhe di auto utilizzate da diversi calciatori del Bologna associate ad almeno un contrassegno handicap, che consente, tra l'altro l'accesso alle zone ztl, la circolazione nelle giornate di blocco del traffico, la sosta negli spazi riservati e, gratis, sulle strisce blu. E’ quanto emerge da un'inchiesta coordinata dal Procuratore aggiunto Valter Giovannini, sui permessi handicap dati a Bologna.
Questa mattina sono stati sentiti il portiere della squadra emiliana, Emiliano Viviano, e l’attaccante Marco Di Vaio, capitano rossoblu che l’altro ieri ha ricevuto il Nettuno d’oro. Dalla Procura, al termine dell’audizione dei due giocatori, mandano a dire: “Si ritiene doveroso precisare che nessun giocatore risulta titolare di permessi handicap. Gli accertamenti tendono a chiarire esclusivamente il motivo per il quale le targhe di alcune vetture dei giocatori risultano associate a permessi handicap”.
''Non vedo tutto questo casino, e comunque c'e' un'indagine in corso. Io non ho sbagliato e neanche Marilena''. Questa la difesa di Gaby Mudingayi, centrocampista belga di origini congolesi, altro giocatore rossoblù ascoltato dalla Municipale. Il permesso, ha spiegato la societa', sarebbe quello di una donna disabile, Marilena Molinari, che si occupa di aiutare i giocatori a svolgere alcuni servizi e per questo avrebbe associato il permesso alle targhe. Non e' dipendente del Bologna, ma opera attraverso un'agenzia.
Proprio per assistere i giocatori in alcuni adempimenti burocratici e commissioni in centro citta', la donna avrebbe fatto associare alcune targhe al proprio permesso in modo da poter passare con l'auto, ad esempio, nelle zone a traffico limitato. Ora le indagini dovranno verificare la versione e stabilire se una volta svolte le commissioni, i calciatori hanno dimenticato di far rimuovere la targa dalla lista o se hanno continuato ad approfittarne.
© RIPRODUZIONE RISERVATA