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Scommesse, anni ’80: 23 tesserati squalificati, 6 assolti
di Edoardo Blandino
Negli anni '80 furono tanti gli individui coinvolti nello scandalo del calcio-scommesse. Fu uno scossone epocale che minò le certezze del calcio: c'era la prova delle irregolarità delle partite. Tanti i processati ed ancora di più gli indagati. Dopo le penalizzazioni alle società (), toccò ai tesserati. Nella Sentenza di Appello le decisioni furono le seguenti.
Tesserati società
Felice Colombo (presidente Milan): radiato.
Tommaso Fabbretti (presidente Bologna): 1 anno.
Riccardo Sogliano (direttore sportivo Bologna): assolto.
Luís Vinício (allenatore Napoli): assolto.
Calciatori
Stefano Pellegrini (Avellino): 6 anni.
Massimo Cacciatori (Lazio): 5 anni.
Mauro Della Martira (Perugia): 5 anni.
Enrico Albertosi (Milan): 4 anni.
Bruno Giordano (Lazio): 3 anni e 6 mesi.
Lionello Manfredonia (Lazio): 3 anni e 6 mesi.
Carlo Petrini (Bologna): 3 anni e 6 mesi.
Giuseppe Savoldi (Bologna): 3 anni e 6 mesi.
Giuseppe Wilson (Lazio): 3 anni.
Luciano Zecchini (Perugia): 3 anni.
Paolo Rossi (Perugia): 2 anni.
Franco Cordova (Avellino): 1 anno e 2 mesi.
Giorgio Morini (Milan): 10 mesi.
Stefano Chiodi (Milan): 6 mesi.
Piergiorgio Negrisolo (Pescara): 5 mesi.
Maurizio Montesi (Lazio): 4 mesi.
Franco Colomba (Bologna): 3 mesi.
Oscar Damiani (Napoli): 3 mesi.
Andrea Agostinelli (Napoli): assolto.
Giancarlo Antognoni (Fiorentina): assolto.
Claudio Pellegrini (Avellino): assolto.
In Serie B
Guido Magherini (Palermo): 3 anni e 6 mesi.
Lionello Massimelli (Taranto): 3 anni.
Claudio Merlo (Lecce): 1 anno.
Francesco Brignani (Palermo): assolto.
Giancarlo Antognoni
Tra i tanti individui coinvolti era presente anche Giancarlo Antognoni, giocatore della Fiorentina e della Nazionale. Il calciatore viola, come riportato nelle righe sopra, alla fine venne prosciolto da ogni accusa. Proprio perchè direttamente coinvolto in quelle indagini TN lo ha contattato per avere un parere su quanto sta accadendo oggigiorno. Ecco le sue parole:
“Onestamente so poco di quello che è successo. Seguo la vicenda sulle televisioni e sui giornali. Sono rimasto, immagino come tanti altri, sicuramente scosso da quanto sta emergendo. È qualcosa che ha dato uno scossone notevole all'ambiente sportivo. Sono molto amareggiato sia da sportivo che da addetto ai lavori, essendo rimasto all'interno del mondo del calcio”.
Ma quanto c'è di diverso oggi, rispetto agli anni '80? “Non lo so. Vedendolo da fuori credo sia uguale. Anzi, forse addirittura peggio perchè ci sono tanti soldi di mezzo e credo che sia una vicenda più pesante. Però è giusto aspettare e non sparare sentenze”.
Si è parlato anche di fermare il campionato ed impedire di giocare playoff e playout, per evitare di falsare il le promozioni e le retrocessioni in caso di sentenza del tribunale. Su questo argomento, però, Antognoni non sembra troppo convinto: “Non credo che avrebbe senso. Sarebbe una situazione troppo complessa da gestire”.
(Foto: Blitzquotidiano)
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